Queste dati si riflettono anche nella composizione della popolazione scolastica dove la presenza di alunni di origine non comunitaria è un dato strutturale e riguarda tutti i livelli del sistema scolastico italiano. Facendo riferimento al complesso della popolazione scolastica straniera (non comunitari e comunitari), i
dati del MIUR indicano che il
64,5% degli alunni stranieri è nato in Italia e che la maggior parte degli studenti con cittadinanza non italiana si concentra nelle regioni del Nord (65%), seguite dal Centro (22%). La presenza nel Mezzogiorno è di poco superiore al 13%.
Gli
alunni non comunitari inseriti nel circuito scolastico italiano
nell'anno scolastico 2018/2019 sono
671.239 e rappresentano il
7,8% della popolazione scolastica. Le cittadinanze più rappresentate sono la albanese e la marocchina – si tratta d'altronde delle comunità più numerose sul territorio – mentre meno rilevante appare la presenza di minori originari dello Sri Lanka e del Bangladesh.
La
distribuzione per ordini scolastici della popolazione studentesca non comunitaria vede prevalere la scuola primaria che raggiunge la percentuale del 36,8%, segue la scuola secondaria di secondo grado, dove è iscritto il 22,8% degli studenti di cittadinanza non comunitaria. Frequenta la secondaria di primo grado il 21,2% degli studenti non comunitari, mentre è pari al 19,2% la quota relativa alla scuola di infanzia.
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