Regioni e Province Autonome chiedono al governo più ingressi di lavoratori stranieri per il triennio 2023-2025 rispetto a quelli ipotizzati nel nuovo decreto flussi triennale, tarati sui bisogni dei territori e con una condivisione delle procedure attuative.
È quanto si legge nel parere della Conferenza delle Regioni e delle PPAA , chiamata a esprimersi, lo scorso 12 luglio, sullo “schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri relativo alla programmazione dei flussi d’ingresso legale in Italia dei lavoratori stranieri per il triennio 2023-2025”, approvato in esame preliminare dal governo il 6 luglio. Lo schema di DPCM definisce i criteri dei nuovi flussi e prevede complessivamente 452 mila ingressi, di cui 136 mila nel 2023, 151 mila nel 2024 e 165 mila nel 2025.
Il parere di Regioni e PPA è favorevole, ma con le raccomandazioni “di prevedere un incremento delle quote complessive di lavoratori stranieri” e che “vi sia una preventiva condivisione dell’annunciata bozza di circolare attuativa”. Inoltre, la Conferenza evidenzia che “sarebbe opportuno, ai fini della determinazione delle quote di ingresso di lavoratori straneiri, tenere conto delle professionalità di cui necessitano i singoli territori”. Al parere sono allegate anche una serie di osservazioni e proposte emendative presentate dalla Provincia autonoma di Trento.
Dopo il passaggio in Conferenza Stato-Regioni, lo schema di DPCM è atteso ora in Parlamento per i pareri delle Commissioni competenti del Senato e della Camera dei Deputati.