Lo schema di “decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante la programmazione dei flussi d'ingresso legale in Italia dei lavoratori stranieri per il triennio 2023-2025” è arrivato in Parlamento.
Dopo aver incassato il parere positivo (con alcune raccomandazioni) da parte della Conferenza delle Regioni e delle province autonome, ieri il DPCM è stato trasmesso alla Camera dei Deputati e al Senato. Le commissioni Affari Costituzionali dei due rami del Parlamento sono chiamate ad esprimere un parere entro 30 giorni.
Lo schema del DPCM autorizza 452 mila ingressi in tre anni. Secondo l’articolo 5, “saranno ammessi in Italia, per motivi di lavoro subordinato stagionale e non stagionale e di lavoro autonomo, i cittadini stranieri residenti all'estero entro le seguenti quote complessive:
a) 136.000 unità per l'anno 2023;
b) 151.000 unità per l'anno 2024;
c) 165.000 unità per l'anno 2025”.
Nel resto del testo queste quote vengono distribuite tra le diverse tipologie di lavoro e di lavoratori.Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante la programmazione dei flussi d'ingresso legale in Italia dei lavoratori stranieri per il triennio 2023-2025Relazione illustrativa