Dai flussi d’ingresso ai ricongiungimenti familiari, passando per le conversioni dei permessi di soggiorno o le prenotazione di test d’italiano… ormai anche i servizi online dello Sportello Unico per l’Immigrazione (Sui) del Ministero dell’Interno sono entrati nello Spid, il sistema pubblico di identità digitale che utilizza un unico nome utente e un’unica password per dialogare via internet con la Pubblica Amministrazione.
Dal 15 marzo scorso, si accede a quei servizi esclusivamente con le credenziali Spid, tranne che per le sezioni dedicate alla cittadinanza e all’ accordo di integrazione, per le quali è ancora possibile utilizzare le vecchie credenziali. In tutti i casi, al primo ingresso con l'identità digitale, si può associare quest’ultima alle vecchie credenziali (la funzione si chiama “associa pratica”), in modo da poter accedere anche alle domande inviate in passato e verificarne l’iter.
Per attivare le credenziali Spid bisogna essere maggiorenni e registrarsi attraverso uno dei provider autorizzati (mentre scriviamo sono 8 e offrono servizi differenziati, gratis o a pagamento) elencati sul
sito dell’Agenzia per l’Italia Digitale. Per la registrazione servono: un indirizzo e-mail; un numero di telefono cellulare; un documento di identità valido (carta di identità, passaporto, patente o permesso di soggiorno) e la tessera sanitaria con il codice fiscale.
Dopo aver inserito i propri dati e creato le credenziali Spid, si passa al riconoscimento, che può essere fatto di persona (per esempio presentandosi in un ufficio postale o in una filiale dei provider) o a distanza (per esempio via webcam o tramite firma digitale), come spiegano anche i video realizzati dall'Agid. La procedura si conclude con il rilascio dell’identità digitale, in tempi che variano tra i diversi provider.
Lo Spid ha tre livelli di sicurezza: il primo consente di accedere ai servizi online inserendo solo nome utente e password, il secondo richiede anche un codice temporaneo di accesso, la cosiddetta one time password, il terzo (non ancora disponibile) prevede un supporto fisico per l’identificazione, come una smart card. Per i servizi online dello Sportello Unico per l’Immigrazione del Ministero dell’interno è sufficiente uno Spid di primo livello.
Lo Spid sul sito dell’Agenzia per l’Italia Digitale (Agid)