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29 maggio 2024

Tratta di esseri umani, Consiglio Ue adotta nuova direttiva


Sanzioni per le imprese che impiegano vittime di tratta. Tra le forme di sfruttamento anche il matrimonio forzato. Nuova direttiva

Il Consiglio dell'Ue ha adottato il 27 maggio una direttiva che aggiunge lo sfruttamento della maternità surrogata, del matrimonio forzato e dell'adozione illegale alle forme di sfruttamento contemplate dalla sua legislazione contro la tratta di esseri umani.

La modifica, si legge in una nota del Consiglio, rispecchia la gravità, come anche la prevalenza e la pertinenza di tali forme di sfruttamento. L'uso consapevole dei servizi forniti da una vittima di tratta diventerà un reato punibile con pene effettive, proporzionate e dissuasive. Le nuove norme rafforzano inoltre le misure di prevenzione, oltre che il sostegno e l'assistenza alle vittime.

Come già nell'attuale direttiva, i nuovi tipi di sfruttamento saranno punibili con una pena massima di almeno cinque anni di reclusione o, in caso di reati aggravati, di almeno dieci anni di reclusione. L'accordo prevede una nuova circostanza aggravante al fine di tener conto degli effetti amplificatori della diffusione di materiale basato sullo sfruttamento, ossia la diffusione di contenuti visivi di natura sessuale relativi alla vittima utilizzando le tecnologie dell'informazione o della comunicazione (TIC).

Le persone giuridiche, ad esempio le imprese, saranno soggette inoltre a sanzioni più severe, vale a dire l'esclusione dall'accesso a finanziamenti pubblici e il ritiro dei permessi e delle autorizzazioni all'esercizio delle attività che hanno portato al reato in questione.

La nuova direttiva entrerà in vigore venti giorni dopo la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'UE. Gli Stati membri disporranno di un massimo di due anni per recepire la direttiva modificata nel diritto nazionale.