La Comunità Papa Giovanni XXIII in occasione della Giornata mondiale contro la tratta di esseri umani, celebrata lo scorso 30 luglio, ha pubblicato il Report 2024 sulla tratta, Tra vulnerabilità e resilienza.
Lo sfruttamento sessuale rimane la forma più diffusa e dannosa, sia a livello fisico che psicologico, ma a questo si affianca sempre più spesso il fenomeno della tratta a fini di sfruttamento lavorativo.
Il documento evidenzia un preoccupante aumento dello sfruttamento delle persone più vulnerabili che avviene sempre più spesso attraverso le piattaforme online.
Secondo l'UNODC, infatti le piattaforme online facilitano i trafficanti a cercare in modo anonimo categorie specifiche di persone che ritengono particolarmente vulnerabili e adescabili (il processo di caccia) o ad attrarre passivamente potenziali vittime pubblicando online e aspettando una risposta (il processo di pesca). Usano dunque social media, pubblicità online, siti web, app di incontri e piattaforme di gioco per nascondere la loro vera identità attraverso falsi account e profili. Una volta identificate le potenziali vittime e stabilito il contatto, le prede sono ingannate con false promesse di istruzione, impiego, alloggio o relazioni sentimentali solo per attirarle in situazioni di tratta a fini sessuali e lavorativi. I trafficanti possono costringere le loro vittime a impegnarsi o supportare attività criminali che vanno dal lavorare come parte di operazioni di truffa online al sesso commerciale. Nelle operazioni di truffa online, i trafficanti reclutano in gran parte le vittime attraverso ingannevoli annunci di lavoro online, le rinchiudono in complessi recintati e le costringono a impegnarsi in attività criminali online sotto la minaccia di gravi danni. Le operazioni di truffa online includono il gioco d'azzardo online illegale, schemi di investimento in criptovaluta e truffe sentimentali.
Il Report evidenzia come GERMANIA ITALIA FRANCIA SPAGNA In Europa, nel 2023 è stato registrato un aumento delle segnalazioni di casi di tratta di esseri umani (+ 41%), rispetto agli anni precedenti. Questo aumento è la conseguenza del miglioramento dei meccanismi di referral e quindi della identificazione, segnalazione dei casi di tratta e invio ai servizi di protezione specializzati ma anche conseguenza degli interventi per proteggere le persone in fuga dal conflitto in Ucraina facili prede dei trafficanti.
Il Report prosegue presentando le attività di prevenzione, assistenza ed accoglienza realizzate nel 2023 dall'associazione di Don Benzi: la Comunità Papa Giovanni XXIII ha potenziato le attività di primo contatto alla tratta online, attraverso l’analisi di siti pornografici e l'incontro diretto, per intercettare le vittime. Le persone vulnerabili sono spesso contattate attraverso i canali social, con promesse di istruzione, impiego, alloggio o relazioni sentimentali. A rischio sono anche coloro che fuggono da Paesi martoriati dalla guerra, come l’Ucraina, o da persecuzioni contro minoranze etniche.
Le 101 persone prese in carico dalla Comunità Papa Giovanni XXIII nell'anno scorso in Italia sono state principalmente madri, giovani fragili e vittime di violenze multiple. Tra loro, circa 1 su 5 ha figli con disabilità. Molte di loro sono rientrate dal loro percorso migratorio nel nord Europa, per trovarsi in condizioni di disorientamento, esposte ulteriormente al rischio di ricadere nelle mani dei trafficanti. Grazie a progetti finanziati da fondi europei, l'associazione ha sostenuto poi 70 persone attraverso percorsi individuali mirati alle specifiche vulnerabilità, promuovendo la loro salute e integrazione lavorativa.
Matteo Fadda, Presidente della Comunità, in occasione della presentazione del Report ha dichiarato «Ci sono persone sfruttate che ricordano gli schiavi nei campi di cotone; raccolgono la verdura e la frutta per le nostre tavole, oppure vivono nascosti negli scantinati dove lavorano il cuoio e le stoffe per farne capi griffati. Davvero chi di loro riesce a sottrarsi al controllo della malavita diventa nostro maestro: ci indica la via per contrastare la tratta a tutti i livelli. Per questo ci impegnamo nel dare voce alle vittime di tratta, e nel lottare per cambiare le loro storie».
Scarica il report: Tra vulnerabilità e resilienza.