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03 maggio 2023

Bologna e il progetto Nausicaa: soluzioni innovative per l’inclusione dei cittadini non comunitari


Migliorare l’inclusione sociale dei cittadini non comunitari e qualificare il sistema dei servizi territoriali per l’accoglienza

Migliorare l’inclusione sociale dei cittadini non comunitari e qualificare il sistema dei servizi territoriali per l’accoglienza e la presa in carico in un’ottica di welfare di comunità: sono questi gli obiettivi principali del Progetto Nausicaa promosso da Comune di Bologna e Asp Città di Bologna e finanziato dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali con il Fondo Nazionale Politiche Migratorie.

A partire da gennaio 2020 il progetto, rivolto soprattutto ai giovani adulti e ai nuclei familiari in uscita dall’accoglienza che hanno difficoltà nel reperimento di un alloggio, oltre che agli adolescenti e alle donne che rischiano l’isolamento e che hanno difficoltà di adattamento al nuovo contesto, ha visto lo sviluppo di diverse azioni che mirano a supportare i percorsi di inserimento delle persone migranti: dalle attività di sostegno all’inserimento lavorativo e abitativo al supporto psicologico attraverso l’attivazione di un servizio di psicologia transculturale, fino all’attività di contrasto alla povertà educativa e alla dispersione scolastica.

Le attività hanno coinvolto in tutto oltre mille beneficiari, tra cittadini stranieri (singoli e nuclei) e operatori che hanno usufruito di percorsi di formazione e supporto.

Nell’ambito dell’azione di supporto all’inclusione socio-abitativa e lavorativa – che ha visto il coinvolgimento di 78 nuclei familiari e di 86 individui singoli – il Comune ha creato un’apposita equipe per la presa in carico dei nuclei in uscita dall’accoglienza e dalla transizione abitativa e sono stati realizzati dei percorsi personalizzati mirati alla ricerca e alla conduzione dell’alloggio, anche attraverso la promozione di forme di housing e cohousing sociale sul territorio metropolitano e mediante l’attivazione di interventi di tutela dei proprietari per prevenire le situazioni di morosità. Sono stati attivati dei percorsi personalizzati finalizzati all’inserimento lavorativo, attraverso l’attivazione di un team multidisciplinare che ha operato in collaborazione con lo Sportello comunale per il lavoro e in raccordo con le realtà territoriali già operative negli ambiti della ricerca lavoro e formazione (Centro per l’impiego, Progetto Insieme per il lavoro, Servizio lavoro del SAI metropolitano).

 Il progetto ha visto inoltre l’attivazione di percorsi sperimentali di autoimpresa e promozione del lavoro autonomo e di modalità innovative di incentivazione delle aziende all’attivazione dei percorsi di inserimento, attraverso l’iscrizione all’Albo delle aziende inclusive della Città metropolitana e la messa a disposizione di doti personalizzate per l’assunzione, al fine di coprire i costi di tassazione. Complessivamente sono stati effettuati colloqui a 174 beneficiari e sono state coinvolte a vario titolo 196 aziende. Con il coordinamento dell’Area quartieri del Comune di Bologna, sono stati poi messi in campo degli interventi di animazione territoriale, mirati a coinvolgere gruppi di cittadini non comunitari in attività di cura del territorio e rigenerazione dei beni comuni, con l’obiettivo di promuovere l’incontro e il dialogo interculturale e rafforzare i legami di comunità.

Nausicaa si è caratterizzato anche per aver realizzato delle azioni particolarmente innovative, come il nuovo servizio di psicologia transculturale coordinato dal Dipartimento Welfare del Comune. Sviluppato in un’ottica preventiva, il servizio ha operato in maniera complementare all’azione di supporto psicologico erogata da AUSL per le situazioni di disagio più grave. Attraverso l’attivazione di un’equipe composta da psicologi esperti in psicologia transculturale e da un coordinatore, sono stati attivati dei percorsi di formazione rivolti agli assistenti sociali e agli operatori dei servizi sociali e scolastico-educativi e sono state messe in campo delle azioni mirate al supporto diretto e all’affiancamento nella valutazione dei casi e nella definizione degli interventi, che hanno spaziato dalla presa in carico diretta per le situazioni più complesse all’affiancamento alle equipe nella lettura dei bisogni, dai servizi di consulenza all’attivazione di esperienze di gruppo rivolte ad utenti con problematiche similari. Complessivamente quasi 300 nuclei familiari hanno beneficiato di questo servizio e più di 200 operatori hanno partecipato ai percorsi formativi.

 

Infine, grazie al progetto il Comune di Bologna ha realizzato anche una specifica azione di contrasto alla dispersione scolastica, rivolta in particolare agli adolescenti stranieri – soprattutto neo-arrivati frequentanti le scuole secondarie di secondo grado – nell’ambito della quale sono stati realizzati una summer school per l’apprendimento della lingua italiana e dei laboratori con corsi di italiano nelle scuole che hanno coinvolto in tutto 340 studenti.   

 

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Fonte: Comune di Bologna