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15 giugno 2021

Voce alla diaspora tunisina in Italia


Il ciclo di incontri con le comunità straniere si conferma una proficua occasione di confronto

Proseguono gli appuntamenti di “Voce alla Diaspora”, il ciclo di incontri organizzato dalla Direzione Generale dell’Immigrazione e delle Politiche di Integrazione, che lo scorso 9 giugno ha visto la partecipazione delle associazioni della comunità tunisina in Italia.

Ad apertura dell’incontro il Consigliere Diplomatico del Ministro del Lavoro, Carmelo Barbarello, ha espresso il suo apprezzamento nei confronti dell’iniziativa ritenuta meritevole di realizzare concretamente con le associazioni straniere in Italia un percorso verso l’integrazione, che rappresenta un fattore di sviluppo sia per i migranti che per il nostro Paese. La Comunità tunisina, ha sottolineato il Consigliere, è una delle più numerose sul territorio italiano e, peculiarmente, non si concentra solo in alcune aree territoriali, dimostrando di sapersi integrare anche grazie ad una presenza considerevole nel mondo imprenditoriale.

Presente all’evento anche l’Ambasciatore della Repubblica Tunisina in Italia, Moez Sinaoui, che ha evidenziato come il webinar sia una preziosa occasione in cui parlare di immigrazione in un’ottica positiva di sviluppo, dal momento che i tunisini sono una comunità molto radicata nel territorio italiano, giovane e occupata nei settori dell’industria e della pesca. Una comunità che mantiene però un forte legame anche con il Paese d’origine, tanto che l’Italia è il secondo Paese per invio delle rimesse verso la Tunisia.

Dalla presentazione dei dati più rilevanti relativi alla presenza tunisina in Italia (per approfondire leggi il report “La comunità tunisina in Italia 2020”), si è passati all’illustrazione delle diverse iniziative che il Ministero del Lavoro promuove per il coinvolgimento delle diaspore, obiettivo centrale per la realizzazione di politiche più aderenti ai bisogni reali delle persone. In tale quadro si inserisce la collaborazione con le Regioni che, attraverso le iniziative finanziate dal Ministero tramite l’Avviso IMPACT (1/2018, a valere su Fondo FAMI) si dedicano alla valorizzazione del ruolo delle associazioni straniere nei processi di integrazione con attività formative, la creazione di sportelli dedicati alle associazioni e l’organizzazione di attività di incontro e dialogo interculturale. Altrettanto importante la collaborazione con i Comuni, la realtà istituzionale più vicina ai cittadini. Attualmente 16 Comuni stanno portando avanti interventi rivolti ai cittadini di Paesi terzi, finanziati dal Ministero del Lavoro tramite il Fondo Politiche Migratorie, che promuovono un ampio ventaglio di azioni, fra cui iniziative di sensibilizzazione, il coinvolgimento dell’associazionismo nella progettazione, la facilitazione dell’accesso ai servizi per i cittadini migranti.

La promozione dell’imprenditoria migrante rileva, altresì, tra gli ambiti di intervento della Direzione Generale dell’Immigrazione che nel 2018 ha siglato un accordo con Unioncamere, dando vita al progetto Futurae. Le Camere di Commercio, 18 sul territorio nazionale, stanno portando avanti iniziative di informazione, formazione e orientamento, dedicate a cittadini di Paesi Terzi motivati a un percorso di tipo imprenditoriale. Si prevede per una parte dei beneficiari dei percorsi, l’accompagnamento nella costituzione di un business plan e nello start-up di impresa.

Il webinar ha, infine, previsto la presentazione di diverse iniziative sostenute dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con l’obiettivo di promuovere la formazione e i canali di ingresso regolari di cittadini non comunitari in Italia. Trattasi dei progetti di formazione professionale e civico-linguistica pre-partenza che realizzeranno attività anche in Tunisia (a valere su Fondi FAMI), nonché del progetto Mentor 2, la cui seconda edizione è in procinto di essere avviata dal Comune di Milano, e del progetto MySea realizzato dal Centro Informazione Educazione allo Sviluppo - CIES (entrambi a valere su fondi europei).

Oltre a veicolare informazioni, il ciclo “Voce alla Diaspora” persegue l’obiettivo di comprendere quali siano i bisogni delle comunità straniere sui territori, le prospettive e le buone pratiche. Tanti gli spunti di riflessione delle associazioni presenti all’incontro, alcune delle quali si sono rese disponibili a collaborare alla realizzazione di iniziative per una maggiore integrazione dei cittadini stranieri in Italia e per facilitare i processi di migrazione circolare, volti anche a contribuire allo sviluppo del Paese d’origine. Ma i rappresentanti delle associazioni hanno anche ricordato le difficoltà che i cittadini di origine tunisina - e non solo - hanno vissuto in questo particolare momento storico, come l’impatto negativo della pandemia sulla loro condizione economica, la persistenza del lavoro sommerso e del caporalato, oltre all’alto tasso di minori stranieri non accompagnati e di sbarchi non programmati provenienti dalla Tunisia.

Tante le sollecitazioni emerse, ha sottolineato a conclusione del webinar la Direttrice Generale dell’Immigrazione, Tatiana Esposito, che ha ringraziato i partecipanti per la disponibilità manifestata al lavoro comune e li ha invitati a consultare il Portale Integrazione Migranti, per rintracciare i servizi e le iniziative attive sui territori di riferimento. Il confronto con le associazioni è utile per portare all’attenzione del Ministero le diverse esigenze della diaspora tunisina in Italia e l’intervento si è chiuso con un invito a tutte le associazioni a far sì che il webinar sia una prima base su cui costruire ulteriori percorsi di collaborazione.