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05 ottobre 2020

Colf, badanti e baby sitter, in vigore il nuovo contratto collettivo


Rinnovato il CCNL del lavoro domestico. Novità su inquadramenti, assunzioni, retribuzioni, indennità e permessi

È entrato in vigore il 1° ottobre il nuovo CCNL del lavoro domestico, firmato da organizzazioni sindacali e associazioni datoriali. Si applicherà a quasi un milione di colf, badanti e babysitter che già lavorano regolarmente in Italia e che nella maggior parte dei casi sono cittadine o cittadini stranieri.  
 
Tra le altre cose, l’intesa prevede aumenti sui minimi contrattuali e introduce una serie di indennità aggiuntive per l’assistenza di bambini e persone non autosufficienti o per i lavoratori che hanno certificazioni di qualità. Cambia e viene semplificato l'inquadramento, organizzato in quattro livelli, a ciascuno dei quali corrispondono due parametri retributivi e ci sono novità su procedure di assunzione, congedi e permessi, previsti anche per il rinnovo del permesso di soggiorno e per le pratiche di ricongiungimento familiare. 
 
Secondo l’Osservatorio Lavoratori Domestici dell’Inps, nel 2019 gli addetti del settore erano poco meno 850 mila, oltre il 70% dei quali stranieri.  Da questi dati restano però fuori il sommerso, diffusissimo nel settore. Su 207 mila richieste presentate dai datori di lavoro nei mesi scorsi nell’ambito della regolarizzazione, oltre 175 mila, l’85%, riguardavano proprio lavoro domestico e assistenza alla persona.