
Continua, secondo gli ultimi dati diffusi dall'Istat, la diminuzione delle nascite: nel 2024 sono state 369.944, in calo del 2,6% sull’anno precedente (una contrazione di quasi 10mila unità).
Nel 2025 in base ai dati provvisori relativi a gennaio-luglio le nascite sono circa 13mila in meno rispetto allo stesso periodo del 2024 (-6,3%). Il numero medio di figli per donna raggiunge il minimo storico: nel 2024 si attesta 1,18, in flessione sul 2023 (1,20). La stima provvisoria relativa ai primi 7 mesi del 2025 evidenzia una fecondità pari a 1,13.
Il numero dei nati da genitori in cui almeno uno dei partner è straniero è rimasto invece, nel 2024, sostanzialmente stazionario rispetto all’anno precedente. Queste nascite, che costituiscono il 21,8% del totale, sono infatti passate da 80.942 nel 2023 a 80.761. Dal 2012, ultimo anno in cui si è osservato un aumento sull’anno precedente, il calo è però stato di oltre 27mila unità.
I nati da coppie miste (padre italiano e madre straniera oppure padre straniero e madre italiana) rappresentano l’8,1% del totale dei nati e registrano un lieve aumento sul 2023 (+2,3%), attestandosi a 30.168 unità (contro 29.495 dell’anno precedente). In particolare, l’aumento è dell’1,3% per i nati da coppie miste in cui è la madre a essere straniera e del 4,5% per i nati da padre straniero e madre italiana. I nati da genitori entrambi stranieri, che costituiscono il 13,7% del totale dei nati, sono nel 2024 pari a 50.593 (erano 51.447 nel 2023). Nell’ultimo anno registrano un calo dell’1,7%, significativo ma inferiore a quello riscontrato tra i nati da coppie italiane (-3,3%).
La quota di nati da coppie in cui almeno un genitore è straniero è più elevata nel Centro-Nord, dove la presenza straniera è più stabile e radicata. Nel Nord la percentuale di nati da almeno un genitore straniero sul totale è pari nel 2024 al 30,6%, nel Centro è pari al 24%, quindi al di sopra del valore nazionale (21,8%). Nel Mezzogiorno l’incidenza è invece molto più bassa, pari al 9,3%.
Restringendo l’analisi ai soli nati da genitori entrambi stranieri, la geografia rimane analoga. Le quote dei nati stranieri, nel 2024, sono pari al 19,1% nel Nord e al 15,3% nel Centro. Nel Mezzogiorno, la quota è pari al 5,7%, molto distante dal valore nazionale pari al 13,7%.
L’Emilia-Romagna si conferma tra le regioni con la più alta incidenza di nati stranieri rispetto al totale (21,9%), seguita dalla Liguria (21,3%). Tra le altre regioni del Nord quasi un nato su cinque è straniero: in Lombardia il 19,3%, seguono il Friuli-Venezia Giulia (18,5%), il Veneto (18,4%) e il Piemonte (17,9%). Al Centro spicca la Toscana (17,5%), mentre nel Mezzogiorno la percentuale è decisamente più contenuta, con un minimo in Sardegna del 4,1% e un massimo in Abruzzo del 10,1%.
Per il complesso dei nati con almeno un genitore straniero, al primo posto ci sono i nati da coppie in cui almeno uno dei genitori è rumeno (10.532 nati nel 2024), seguono quelli con almeno un genitore marocchino (9.448) e albanese (9.115) (Figura 1). In riferimento a queste tre cittadinanze, mediamente, circa il 60% dei genitori sono entrambi stranieri, il 40% sono in coppia mista. In particolare, esaminando le singole cittadinanze, la quota più elevata di nati da genitori entrambi stranieri sul totale dei nati con almeno un genitore straniero, si osserva per la cittadinanza nigeriana (91,1% dei casi). Con riferimento alla quota di nati in coppia mista, la percentuale più alta si registra per la cittadinanza ucraina (52,9%, di cui il 48,0% composta da madre ucraina e padre italiano). Per quanto riguarda le coppie miste in cui il padre è straniero, la percentuale risulta più elevata per la cittadinanza tunisina (17,1%).
I nomi più diffusi
I bambini stranieri nati da genitori residenti nel nostro Paese si chiamano prevalentemente Rayan, Adam, Amir, Liam, ma anche Matteo e Leonardo. Tra le bambine straniere, come tra le italiane, il primato spetta a Sofia, seguito da Sara e Amira. Le preferenze dei genitori stranieri si differenziano a seconda della cittadinanza. Considerando le quattro cittadinanze per maggior numero di nati da genitori entrambi stranieri, la tendenza a scegliere per i propri figli un nome diffuso nel Paese ospitante continua a essere più spiccata nella comunità rumena. Infatti, tra i nomi più frequenti dei nati rumeni ci sono Matteo, Luca e Leonardo, mentre per le bambine troviamo Sofia, Melissa ed Eva Maria. I genitori albanesi sono più orientati alla scelta di nomi del paese di origine quando si tratta dei figli maschi (prevalentemente Amar, Liam e Aron), meno nel caso delle figlie femmine (Luna, Emily e Amelia). Un comportamento legato alle tradizioni del Paese d’origine si riscontra tra i genitori del Marocco e del Bangladesh. I bambini marocchini si chiamano soprattutto Adam, Amir e Rayan; le bambine marocchine Amira, Sara e Nour. I genitori del Bangladesh scelgono per i figli maschi soprattutto Abdullah, Ayan e Anas e per le bambine Anabia, Sara, Inaya e Anaya.
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