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11 dicembre 2024

Online la Nota semestrale 2024 su "Gli stranieri nel mercato del lavoro in Italia"


Crescono occupati e attivazioni di contratti di lavoro. L'aggiornamento al II trimestre 2024

La Nota semestrale "Gli stranieri nel mercato del lavoro in Italiaè un aggiornamento al II trimestre 2024 dei principali dati di scenario contenuti nel XIV Rapporto annuale "Gli stranieri nel mercato del lavoro", ed è stata pubblicata oggi dalla Direzione Generale dell’Immigrazione e delle Politiche di Integrazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e curata da Sviluppo Lavoro Italia S.p.A..

Nel II trimestre 2024, il volume degli occupati cresce, su base annua, dell’1,3% (+298 mila). La crescita è più sostenuta tra gli stranieri (+179 mila; +7,8%), rispetto alla componente italiana (+119 mila; +0,6%). Tra gli stranieri, l’incremento per la componente comunitaria è pari al 7,9% (+54 mila), mentre tra i cittadini Non UE il numero degli occupati cresce del 7,8% (+125 mila).

La crescita dell’occupazione è accompagnata da una contrazione del numero di disoccupati tra gli italiani e i cittadini Non UE, rispettivamente, -176 mila (-11,0%) e -25 mila (-11,6%). Al contrario, la componente comunitaria fa registrare un aumento delle persone in cerca di un’occupazione (+7 mila; +7,9%).

Tra gli stranieri Ue l’incremento dei disoccupati avviene in concomitanza con una riduzione degli inattivi (-3 mila; -0,9%). Tra gli stranieri non comunitari, viceversa, la riduzione del numero di persone in cerca di un’occupazione si associa ad un incremento degli inattivi (+38 mila; +4,4%). Tra gli italiana , infine, gli inattivi diminuiscono (-67 mila; -0,6%), come i disoccupati.

Inoltre, nel II trimestre 2024 i dati mostrano un aumento della domanda di lavoro per gli italiani e per gli stranieri non UE, a fronte di una diminuzione registrata per i cittadini UE.

Complessivamente, nel periodo di riferimento, le attivazioni di rapporti di lavoro dipendente e parasubordinato sono aumentate di circa 64mila unità; tale aumento è dovuto alla crescita delle attivazioni tra i cittadini italiani (+35 mila unità) e i cittadini non comunitari (+40 mila e 600 unità), mentre la componente comunitaria è la sola a far registrare un decremento delle attivazioni, pari a circa 11 mila unità. Considerando anche i contratti attivati in somministrazione, si evidenzia una flessione di oltre 9 mila unità, che riguarda i cittadini italiani e comunitari, mentre per i non comunitari si registra un lieve aumento di circa 600 unità.