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XIV Rapporto "Gli stranieri nel mercato del lavoro"


2,4 milioni di occupati stranieri, 1 su 10, tra luci e ombre. Versione integrale, sintesi e cruscotto online

Sono quasi 2,4 milioni gli occupati stranieri in Italia, oltre il 10 % del totale. Migliorano i principali indicatori e cresce la domanda, ma permangono molte criticità. È la fotografia scattata dal XIV Rapporto “Gli stranieri nel mercato del lavoro in Italia 2024”, pubblicato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (Versione integraleSintesi).

Dopo la descrizione del contesto (presenze, demografia e nuovi ingressi) e un inquadramento dell’Italia nella prospettiva internazionale curato dall'OCSE, il Rapporto illustra gli andamenti di breve periodo della condizione occupazionale degli stranieri e le dinamiche di assunzioni e cessazioni nel 2023, anche con un’analisi di Unioncamere sui fabbisogni delle imprese. Approfondisce, inoltre, la condizione dei lavoratori extra UE dipendenti e autonomi, e contiene dati su accesso agli ammortizzatori sociali, infortuniprevidenza assistenza sociale, oltre che un focus sulla povertà curato dall’Istat.

Nel 2023, il tasso di occupazione degli stranieri non UE cresce al 60,7% (61,5% per gli italiani), mentre calano disoccupazione, 11,4% (7,2% per gli italiani), e inattività, 31,5% (33,6%). I settori con la più alta incidenza di occupati stranieri sono i Servizi personali e collettivi (30,4%), Agricoltura (18%), Ristorazione e turismo (17,4%) e Costruzioni (16,4%). Nel corso dell’anno sono stati attivati 2,5 milioni di rapporti di lavoro con cittadini stranieri (+4,7% rispetto al 2022), concentrati soprattutto nell’Agricoltura e nelle Costruzioni. Aumentano le assunzioni di stranieri programmate dalle imprese nel corso dell’anno, che considerando solo Industria e Servizi hanno superato quota 1 milione, oltre il 19% del totale, con una domanda cresciuta del 70% in cinque anni.

Tra le ombre evidenziate dal Rapporto, il forte divario di genere che vede le donne non UE penalizzate su tutti gli indicatori: occupazione (45,6%), disoccupazione (13,8%), e inattività (46,9%), con forti differenze tra le diverse comunità. È confermato lo schiacciamento dei lavoratori stranieri su basse qualifiche, con retribuzioni medie annue inferiori di oltre il 30% rispetto al totale dei lavoratori. Preoccupano anche i tassi di NEET (26,5%) e di dispersione scolastica (29,5%) tra i giovani non UE, e la crescita del disagio economico: il 33,2% delle famiglie composte da soli stranieri sono in povertà assoluta, a fronte del 6,3% delle famiglie di italiani.

Il XIV Rapporto "Gli stranieri nel mercato del lavoro in Italia" 2024 è curato dalla Direzione Generale dell'immigrazione e delle politiche di integrazione del Dipartimento per le politiche sociali, del terzo settore e migratorie del MLPS, con il supporto di Sviluppo Lavoro Italia, in collaborazione con la Direzione Generale delle Politiche Attive, la Direzione Generale dell’Innovazione tecnologica, delle Risorse strumentali e della Comunicazione, INPS, lNAIL, Istat, Unioncamere e OCSE. Oltre alla versione integrale e alla  sintesi, è disponibile online un cruscotto statistico con i dati su assunzioni, cessazioni, occupati e disoccupati.