La Nota semestrale "Gli stranieri nel mercato del lavoro in Italia" è un aggiornamento al II trimestre 2024 dei principali dati di scenario contenuti nel XIV Rapporto annuale "Gli stranieri nel mercato del lavoro", ed è stata pubblicata oggi dalla Direzione Generale dell’Immigrazione e delle Politiche di Integrazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e curata da Sviluppo Lavoro Italia S.p.A..
Nel II trimestre 2024, il volume degli occupati cresce, su base annua, dell’1,3% (+298 mila). La crescita è più sostenuta tra gli stranieri (+179 mila; +7,8%), rispetto alla componente italiana (+119 mila; +0,6%). Tra gli stranieri, l’incremento per la componente comunitaria è pari al 7,9% (+54 mila), mentre tra i cittadini Non UE il numero degli occupati cresce del 7,8% (+125 mila).
La crescita dell’occupazione è accompagnata da una contrazione del numero di disoccupati tra gli italiani e i cittadini Non UE, rispettivamente, -176 mila (-11,0%) e -25 mila (-11,6%). Al contrario, la componente comunitaria fa registrare un aumento delle persone in cerca di un’occupazione (+7 mila; +7,9%).
Tra gli stranieri Ue l’incremento dei disoccupati avviene in concomitanza con una riduzione degli inattivi (-3 mila; -0,9%). Tra gli stranieri non comunitari, viceversa, la riduzione del numero di persone in cerca di un’occupazione si associa ad un incremento degli inattivi (+38 mila; +4,4%). Tra gli italiana , infine, gli inattivi diminuiscono (-67 mila; -0,6%), come i disoccupati.
Inoltre, nel II trimestre 2024 i dati mostrano un aumento della domanda di lavoro per gli italiani e per gli stranieri non UE, a fronte di una diminuzione registrata per i cittadini UE.
Complessivamente, nel periodo di riferimento, le attivazioni di rapporti di lavoro dipendente e parasubordinato sono aumentate di circa 64mila unità; tale aumento è dovuto alla crescita delle attivazioni tra i cittadini italiani (+35 mila unità) e i cittadini non comunitari (+40 mila e 600 unità), mentre la componente comunitaria è la sola a far registrare un decremento delle attivazioni, pari a circa 11 mila unità. Considerando anche i contratti attivati in somministrazione, si evidenzia una flessione di oltre 9 mila unità, che riguarda i cittadini italiani e comunitari, mentre per i non comunitari si registra un lieve aumento di circa 600 unità.