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Visti d'ingresso per i Russi, Commissione chiede stop alle facilitazioni
07 settembre 2022
Visti d'ingresso per i Russi, Commissione chiede stop alle facilitazioni
Proposta per sospendere l'accordo Ue-Russia, ecco cosa cambia. No al riconoscimento dei passaporti russi rilasciati nell'Ucraina occupata
La Commissione Europea ha presentato ieri una
proposta per sospendere completamente l'accordo tra l'Ue e la Russia per la facilitazione sui visti d'ingresso
e un'altra proposta per
non riconoscere i passaporti russi rilasciati nelle regioni occupate dell'Ucraina.
La sospensione dell'accordo di facilitazione del rilascio dei visti
mette fine a tutte le agevolazioni
di cui oggi fruiscono i cittadini russi che presentano domanda di visto per soggiorni di breve durata nello spazio Schengen, i quali saranno invece soggetti alle regole generali del codice dei visti. In pratica, spiega la Commissione, per i richiedenti russi:
-aumenteranno i
diritti
per i visti, che passeranno da 35 € a 80 € per tutti i richiedenti;
-aumenteranno i
tempi
di trattamento: il termine standard entro il quale i consolati devono prendere una decisione su una domanda di visto passerà da 10 a 15 giorni e potrà essere prorogato fino a un massimo di 45 giorni in casi individuali in cui sia necessario un esame approfondito della domanda;
-diventeranno più restrittive le norme sui visti per
ingressi multipli
: i richiedenti non potranno più ottenere facilmente visti validi per ingressi multipli nello spazio Schengen;
-diventeranno più numerosi i
documenti giustificativi
: con la domanda di visto i richiedenti dovranno presentare l'elenco completo dei documenti giustificativi, non più l'elenco semplificato previsto dall'accordo di facilitazione del rilascio dei visti.
L'UE rimarrà
aperta ad alcune categorie
di richiedenti russi che viaggiano per motivi essenziali, in particolare familiari di cittadini dell'UE, giornalisti, dissidenti e rappresentanti della società civile.
La Commissione propone inoltre che gli Stati membri
non riconoscano passaporti russi
rilasciati nelle zone occupate dell'Ucraina come documenti validi ai fini del rilascio del visto e dell'attraversamento delle frontiere esterne dell'UE. La proposta legislativa introdurrà un approccio vincolante, applicabile in tutti gli Stati membri, che sostituirà le azioni volontarie adottate a livello nazionale a partire dall'annessione illegale della Crimea.
Spetta ora al
Consiglio
esaminare e adottare la proposta di
sospensione dell'accordo
di facilitazione del rilascio dei visti. Una volta adottata, la decisione entrerà in vigore il secondo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea. La decisione di sospensione sarà notificata alla Russia al più tardi 48 ore prima della sua entrata in vigore.
Il Parlamento europeo e il Consiglio
dovranno decidere in merito alla proposta relativa al
non riconoscimento dei documenti di viaggio
russi rilasciati nelle regioni straniere occupate. Le misure entreranno in vigore il primo giorno successivo alla pubblicazione della decisione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.
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