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12 luglio 2022

Integrazione nell’Ue, la nuova indagine Eurobarometro


Per 7 europei su 10, integrazione è processo biunivoco. Italiani peggio informati, ma con più amici migranti

Lo scorso giugno, la Commissione Europea ha pubblicato i risultati di un’indagine Eurobarometro dedicata all’Integrazione dei migranti nell’Ue, condotta in tutti gli Stati membri tra il 2 novembre e il 3 dicembre 2021, intervistando oltre 26 mila cittadini europei.

Secondo l’indagine, le persone tendono a sopravvalutare il numero di cittadini di paesi terzi in proporzione alla popolazione del loro paese (68%). Solo il 38% degli europei si considera ben informato su migrazione e integrazione. Più della metà degli intervistati (56%) riceve informazioni su questi temi attraverso i media tradizionali (TV, radio, giornali), mentre la seconda fonte di informazioni più grande (15%) sono i social media e le reti.

Allo stesso tempo, una forte maggioranza di europei (70%) vede l'integrazione come un processo a doppio senso, in cui sia le società di accoglienza che gli immigrati svolgono un ruolo importante. La metà degli europei concorda sul fatto che l'integrazione dei migranti ha successo nella città o nella zona in cui vive, mentre un po' meno (42%) pensa lo stesso dell'integrazione nel proprio paese.

Poco più della metà degli europei (53%) concorda sul fatto che il proprio governo nazionale sta facendo abbastanza per promuovere l'integrazione dei migranti nella società. Una netta maggioranza (69%) degli intervistati concorda sulla necessità che il proprio Paese investa nell'integrazione dei migranti. Inoltre, tre europei su quattro (75%) ritengono che le esigenze di integrazione dei migranti dovrebbero essere prese in considerazione quando si progettano misure per combattere gli effetti della pandemia di COVID-19.

Le risposte dei cittadini italiani sono in larga parte in linea con la media europea, ma si segnalano alcuni scostamenti significativi. Oltre la metà degli italiani (54%), per esempio, ritiene che ci siano più immigrati irregolari che regolari (la media Ue è 33%) e quelli che si considerano ben informati su migrazioni e integrazione sono il 31%, dato in calo rispetto all’indagine condotta nel 2017. D’altro canto, la percentuale di quelli che dicono di avere amici immigrati (57%) è nettamente superiore alla media Ue (42%) ed è cresciuta di ben 30 punti percentuali rispetto all’indagine precedente.

Qui trovate l’indagine completa, in fondo alla pagina la sintesi, i risultati principali in Italia e una serie di infografiche.