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Rimpatrio Volontario Assistito, le raccomandazioni della Corte dei Conti
30 maggio 2022
Rimpatrio Volontario Assistito, le raccomandazioni della Corte dei Conti
Relazione sullo stato dell’arte e sui profili evolutivi del "RVA nella gestione dei flussi migratori" in Italia
"Il rimpatrio volontario assistito (RVA) costituisce uno strumento della politica migratoria dell’Unione europea in grado di assicurare ai migranti che decidano di aderirvi non solo un ritorno sicuro in condizioni rispettose della dignità umana, ma anche un sostegno, in beni e servizi, finalizzato all’avvio di un percorso di reintegrazione sociale ed economica nei Paesi di origine".
È quanto ricorda la Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato della Corte dei Conti, in una
relazione su “Il rimpatrio volontario ed assistito nella gestione dei flussi migratori”
depositata lo scorso 12 maggio. Il documento traccia lo
stato dell’arte e i profili evolutivi
del RVA in Italia, cita le esperienze di
altri Paesi Ue
ed è corredato da una lunga serie di
dati sui flussi non programmati e sui rimpatri
, forzati e volontari. Queste le raccomandazioni finali:
-Assicurare la partecipazione dell’Italia ai programmi dell’Unione europea in materia di rimpatri volontari e assistiti
e, in prospettiva, a quelli attuativi della “Strategia dell’UE sui rimpatri volontari e la reintegrazione”, favorendo la condivisione di informazioni e lo sviluppo di collaborazioni e sinergie con la Commissione, gli Stati membri dell’UE e le Agenzie europee.
-Verificare l
’adeguatezza della struttura amministrativa del Ministero dell’interno
deputata alla governance della misura del RVA&R in termini di risorse umane, strumentali e finanziarie e adottare le misure consequenziali al fine di consentire l’autonoma gestione di programmi di rimpatrio volontario assistito e reintegrazione e la partecipazione alle iniziative promosse dall’Unione europea in forma coordinata con gli interventi promossi dall’Autorità responsabile del FAMI.
-Valutare la possibilità di una diversa strutturazione del RVA&R che assegni ad un
unico Ente attuatore (in forma singola o associata) la gestione amministrativa ed operativa
dei ritorni e delle reintegrazioni, tenendo distinte tali attività da quelle di
informazione
, le quali, in una logica di prossimità ai potenziali beneficiari della misura, potrebbero essere svolte,
su base territoriale, da Enti pubblici e privati
dotati di specifiche competenze nel campo dell’immigrazione.
-Rendere
più spedite le procedure amministrative di ammissione
ai progetti di RVA&R mediante l’adozione di apposite linee guida, l’avvio di iniziative formative e la diffusione delle migliori pratiche. Valutare la possibilità di estendere l’accesso al RVA&R, in presenza di particolari condizioni, a categorie attualmente escluse, quali i soggetti inottemperanti all’ordine di allontanamento dal territorio nazionale ed i cittadini appartenenti a Paesi per i quali sia prevista l’esenzione dal visto.
-Rafforzare i meccanismi di controllo
mediante l’adozione di linee guida per i monitoraggi, da estendersi anche ai procedimenti amministrativi, l’attivazione di visite sur place per la verifica della corretta attuazione dei progetti nei Paesi di ritorno e l’introduzione di valutazioni esterne da effettuarsi sulla base di termini di riferimento condivisi tra le Autorità dell’Unione europea al fine di disporre di studi, dati e informazioni utili ai fini del continuo miglioramento della misura.
-Attuare, sulla base di apposite convenzioni da stipularsi con il Ministero della salute, le Regioni, le Province autonome ed i Comuni,
misure complementari di assistenza pre-partenza
volte ad assicurare, ai soggetti più vulnerabili, una sistemazione abitativa provvisoria ed a garantire, ai migranti affetti da infermità, forme di accompagnamento fino all’inserimento, nel luogo di destinazione, presso le famiglie di origine ovvero presso strutture mediche o paramediche per la prosecuzione delle cure.
-Attivare
collaborazioni strutturate con il MAECI, l’AICS e le Amministrazioni impegnate nell’aiuto pubblico
allo sviluppo al fine di migliorare la sostenibilità dei ritorni mediante collegamenti con i progetti di cooperazione attivi nei Paesi di origine delle migrazioni e favorire l’avvio di iniziative volte a stimolare la crescita socioeconomica dei territori che vedono un’elevata presenza di migranti di ritorno.
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Corte dei Conti. Il Rimpatrio Volontario Assistito nella gestione dei flussi migratori. Deliberazione 12 maggio 2022, n. 10/2022/G
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