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23 marzo 2022

Prime indicazioni operative per l'accoglienza e l'assistenza ai profughi dall'Ucraina


La Protezione Civile descrive i modelli di coordinamento nazionale e regionali e l'articolazione delle attività e delle strutture di accoglienza

Il Dipartimento per la protezione civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha pubblicato le “Prime Indicazioni operative per l’accoglienza e l’assistenza alla popolazione proveniente dall’Ucraina”, con l’obiettivo di supportare, coordinare e uniformare sul territorio nazionale la risposta all’emergenza legata all’arrivo di persone in fuga dalla guerra in corso.

Il documento descrive il modello di coordinamento degli interventi. A livello nazionale, questo è assicurato dalla Direzione di Comando e Controllo (Di.Coma.C.) istituita presso il Dipartimento di Protezione Civile. La regia delle attività dei sistemi territoriali di protezione civile è, invece, affidata ai presidenti di Regioni e Province Autonome. Sono previste strutture di coordinamento regionali alle quali partecipano le strutture tecniche regionali competenti nei diversi settori, le Prefetture-UTG e i Comuni, anche raccordandosi con il Terzo Settore e con i rappresentanti della comunità ucraina.

Le indicazioni operative descrivono anche le principali articolazioni del Piano di accoglienza e assistenza nazionale definendo, in particolare, le modalità di accoglienza dei cittadini ucraini privi di autonoma sistemazione. Innanzitutto, le Prefetture-UTG verificano la possibilità di accesso alla rete ordinaria di accoglienza potenziata nel corso dell’emergenza: CAS-Centri di accoglienza Straordinaria e SAI-Sistema di accoglienza e integrazione. Se non c’è disponibilità nei CAS e nel SAI, i coordinamenti regionali verificano quella in altre strutture ricettive, dove ospitare temporaneamente i profughi prima del trasferimento nella rete di accoglienza. Se non ci sono posti nemmeno in queste strutture, il Di.Coma.C verifica la disponibilità in altre Regioni o in strutture ricettive nazionali temporanee.

Un documento ricorda, poi, che è stato nominato un Commissario delegato per garantire maggiore attenzione e una gestione omogenea dell’accoglienza e dell’assistenza ai minori stranieri non accompagnati in arrivo nell’ambito di questa emergenza. Questo predisporrà un Piano, da inviare a tutte le strutture regionali, finalizzato a coordinare le attività svolte dai diversi soggetti, a garantire il monitoraggio delle strutture ricettive e a definire le procedure di accoglienza dei msna.

Infine, queste prime indicazioni operative spiegano come può essere attivato e impiegato il volontariato organizzato di protezione civile e ribadiscono che tutte le attività andranno svolte in modo da garantire adeguatamente la prevenzione e la mitigazione del rischio Covid-19.

 

 

         





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