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21 marzo 2022

Ucraina, si del Consiglio Ue all’utilizzo delle risorse dei fondi di coesione per aiutare i profughi


Il Consiglio approva la proposta della Commissione che renderà più semplice e veloce mobilitare i fondi di coesione per aiutare i profughi ucraini


Il Consiglio Ue ha approvato il 16 marzo scorso la proposta legislativa della Commissione sull’azione di coesione a favore dei rifugiati in Europa (CARE), che consentirà agli Stati membri e alle regioni di fornire con maggior flessibilità un sostegno di emergenza alle persone in fuga dalla guerra in Ucraina.
In particolare, la proposta sull'azione di coesione a favore dei rifugiati in Europa (CARE) modifica due atti legislativi per apportare modifiche eccezionali e mirate al quadro giuridico complessivo 2014-2020 che disciplina i Fondi strutturali e di investimento europei (fondi SIE) e il Fondo di aiuti europei agli indigenti (FEAD). 
La proposta Introduce inoltre una maggiore flessibilità nella riassegnazione dei finanziamenti e proroga di un esercizio contabile il finanziamento del 100 % del bilancio dell'UE per i programmi di coesione, una misura inizialmente introdotta nel 2020 per aiutare la ripresa della COVID-19.
Ciò consentirà agli Stati membri di accelerare l'impiego di tutti i finanziamenti non programmati nell'ambito del periodo 2014-2020. Inoltre, potranno utilizzare la dotazione di 10 miliardi di euro dei fondi di assistenza alla ripresa per la coesione e i territori d'Europa ("REACT-EU") anche per rispondere a queste nuove richieste nell'ambito dell'obiettivo generale della ripresa post-pandemia.
La data di inizio delle nuove misure ammissibili al finanziamento nell'ambito del CARE è fissata al 24 febbraio 2022, data dell'invasione russa.

L'Unione europea ha già accolto quasi tre milioni di sfollati, per lo più donne e bambini, in fuga dall'invasione russa dell'Ucraina. Il rapido rilascio delle risorse di coesione per gli sfollati consentirà agli Stati membri, in particolare quelli in prima linea della crisi, sia di stanziare urgentemente finanziamenti per sopperire alle necessità di base delle persone in fuga dall'Ucraina sia per sviluppare soluzioni su misura per l'integrazione a lungo termine attraverso investimenti in alloggi, istruzione, occupazione, sanità, inclusione e assistenza sociali, o in altri servizi sociali. Il sostegno della politica di coesione sarà complementare al sostegno del Fondo Asilo, migrazione e integrazione (AMIF) e di altre fonti di finanziamento.
Dopo l'approvazione da parte del Consiglio, il Parlamento europeo dovrebbe ricorrere alla procedura d'urgenza per l'approvazione della proposta. L'atto legislativo dovrebbe essere adottato all'inizio di aprile ed entrerà in vigore con effetto immediato.



 

 

         



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