"Un'efficace inclusione nel mercato del lavoro dei migranti e dei cittadini dell'UE provenienti da un contesto migratorio richiede la collaborazione attiva di una grande varietà di attori, tra cui le autorità pubbliche a livello locale, regionale, nazionale ed europeo, le organizzazioni della società civile, le parti economiche e sociali e i datori di lavoro"
Piano d'azione Ue per l'integrazione e l'inclusione 2021-2027
"Usare meglio le competenze e il potenziale dei rifugiati sarà una chiave per rendere i nostri mercati del lavoro più inclusivi e contribuire alla prosperità e alla coesione delle società europee nel lungo periodo". "È essenziale incrociare i bisogni della ripresa del mercato del lavoro europeo […] con le competenze e i talenti di rifugiati e migranti".
European Partnership for Integration tra Commissione Europea, ETUC, Business Europe, SMEUnited, CEEP ed Eurochambres
Il 16 maggio 2022 il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali e il Ministro dell’Interno hanno siglato con le parti sociali del settore delle costruzioni (ANCE, FILLEA-CGIL, FILCA CISL e FENEAL UIL) un Protocollo d’intesa per favorire l’inserimento socio lavorativo di richiedenti e titolari di protezione internazionale e altri cittadini stranieri in condizione di vulnerabilità, alla cui definizione hanno collaborato anche l'Agenzia Onu per i Rifugiati UNHCR e l'Associazione Nazionale dei Comuni Italiani Anci. A ottobre 2022 hanno aderito le altre rappresentanze datoriali firmatarie del CCNL Edilizia Industria (ANAEPA Confartigianato Edilizia; CNA Costruzioni; FIAE Casartigiani; CLAAI, LEGACOOP Produzione e Servizi; CONFCOOPERATIVE Lavoro e Servizi; AGCI Produzione e Lavoro; CONFAPI ANIEM).
Il protocollo (testo integrale e presentazione) ha durata triennale e vuole offrire percorsi di integrazione socio-lavorativa ad almeno 3 mila migranti vulnerabili. Si comporranno di interventi di formazione in oltre 100 Scuole Edili/Enti Unificati coordinati in tutta Italia dall’ente paritetico Formedil, completati da esperienze nelle imprese associate alle sigle datoriali firmatarie, con l’obiettivo di un successivo inserimento lavorativo. È il primo esempio di recepimento in Italia della European Partnership for Integration tra Commissione Europea, ETUC, Business Europe, SMEUnited, CEEP ed Eurochambres, siglata nel 2017 e rilanciata nel 2020.
Finalità
"La finalità del protocollo d’intesa è favorire l’inserimento socio-lavorativo di richiedenti e titolari di protezione internazionale e altri cittadini stranieri in condizione di vulnerabilità tramite la promozione di percorsi formativi e opportunità di lavoro nel settore dell'edilizia".
Criteri di individuazione dei beneficiari
"I beneficiari sono individuati tra richiedenti e titolari di protezione internazionale o temporanea e altre categorie di cittadini stranieri in condizione di vulnerabilità con permessi di soggiorno che consentono l’attività lavorativa, come titolari di protezione speciale, minori stranieri non accompagnati in transizione verso l’età adulta o cittadini stranieri maggiorenni entrati in Italia come minori stranieri non accompagnati. Ulteriori condizioni di vulnerabilità potranno essere valutate tra le Parti per estendere di comune accordo la platea dei beneficiari.
Le situazioni personali sono vagliate con riferimento alle potenzialità, caratteristiche e competenze che meglio si adattano agli interventi per l’inserimento socio-lavorativo previsti dal presente accordo, anche garantendo pari opportunità tra uomini e donne".
Impegni
"La Direzione Generale dell’immigrazione e delle politiche di integrazione del Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali favorisce il coinvolgimento delle parti sociali firmatarie e dei relativi enti paritetici nei suoi interventi di inserimento socio-lavorativo per migranti vulnerabili, anche segnalando le opportunità di partecipazione e facilitando i contatti a livello nazionale e territoriale con gli enti attuatori, e sperimenta nuovi interventi nel settore edile, in collaborazione con le parti sociali firmatarie, da finanziare anche con fondi nazionali e comunitari. Promuove, inoltre, la conoscenza delle iniziative avviate nell’ambito del presente Protocollo tra le associazioni e gli enti che operano a favore degli immigrati iscritte al Registro di cui all’art. 42 del Testo Unico sull’Immigrazione e altri stakeholder, anche tramite il Portale Integrazione Migranti".
"Il Dipartimento per le Libertà Civili e per l’Immigrazione del Ministero dell’Interno promuove, al fine di facilitare l’individuazione dei beneficiari e il coinvolgimento degli stessi nelle iniziative promosse nell’ambito del presente Protocollo, la conoscenza delle iniziative nei centri di accoglienza e nel Sistema di Accoglienza e Integrazione SAI e favorisce i contatti a livello nazionale e territoriale, anche tramite il Servizio Centrale e i Consigli Territoriali per l’Immigrazione delle Prefetture, delle parti sociali firmatarie, per il tramite delle Associazioni territoriali e dei relativi enti paritetici, con gli Enti locali del SAI e con gli enti gestori dei centri di accoglienza".
"Le parti sociali firmatarie, anche tramite le associazioni territoriali e il sistema bilaterale di settore, offrono percorsi formativi dedicati e altre misure di politica attiva del lavoro ai beneficiari e promuovono per gli stessi esperienze nelle aziende associate, con l’obiettivo di un successivo inserimento lavorativo. Informano, inoltre, i propri associati, riguardo alle iniziative avviate nell’ambito del presente Protocollo e li sensibilizzano sul valore dell’inclusione lavorativa dei beneficiari e sulle opportunità a questa correlate".
Attuazione sui territori
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, il Ministero dell’Interno e le Parti Sociali hanno costituito un gruppo di lavoro nazionale, al quale partecipano anche l’Unhcr, l’Anci e il Formedil, l’ente paritetico nazionale per la formazione, la sicurezza e i servizi per il lavoro nel settore delle costruzioni. Il gruppo promuove la creazione di tavoli territoriali per l’attuazione del protocollo, individua soluzioni ad eventuali criticità e monitora e valuta lo sviluppo e gli esiti delle iniziative.
I tavoli territoriali sono attivati e coordinati dalle Prefetture nelle province di competenza e riuniscono referenti della rete dell’accoglienza (Centri di Accoglienza Straordindaria e Sistema di Accoglienza e Integrazione), rappresentanti locali delle parti sociali e Scuole Edili/Enti Unificati del Formedil che attiveranno i percorsi di formazione in collaborazione con le aziende che ospiteranno le esperienze di tirocinio o di lavoro. Ogni tavolo territoriale, nel perimetro del protocollo, disegna i percorsi di integrazione socio-lavorativa più adeguati alle caratteristiche e alle esigenze dei destinatari e del tessuto produttivo locale.