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21 marzo 2019

Seconde generazioni in Piemonte


In quindici anni raddoppia il numero di studenti con background migratorio

Gli studenti di origine straniera nella scuola piemontese - Ires Piemonte, 2019

In quindici anni è più che raddoppiato il numero degli studenti di origine straniera nella scuola piemontese, passati da 31mila iscritti a oltre 77mila, dato stabilizzatosi negli ultimi cinque anni. Questo uno dei dati più eclatanti emersi dallo studio presentato dall’Ires Piemonte durante il convegno “Seconde generazioni all’appello. Numeri, riflessioni ed esperienze di vita sui percorsi scolastici dei giovani di origine straniera”, tenutosi a Torino il 20 marzo 2019.

Soprattutto nelle scuole d’infanzia gli studenti con background migratorio rappresentano il 15% dell’intera popolazione scolastica, quasi la stessa percentuale si trova nella primaria. Scende al 13% il tasso di presenza nel primo grado. Nel II grado (è la quota più bassa) si è invece al 9%. Mentre nei percorsi di formazione professionale offerti dalle agenzie formative raggiunge il 14,9%. Le ragazze sono più presenti nei licei, i ragazzi più nei percorsi tecnico professionali.

Il tasso di diploma, calcolato come diplomati su 100 dicianovenni, nel decennio è in miglioramento sia per gli italiani, sia per i giovani di origine straniera. Per questi ultimi tuttavia si nota un netto miglioramento delle ragazze (il tasso è passato da 35% al 68% dell’ultimo anno).

Il tasso d’abbandono scolastico tra gli studenti con background migratorio che studiano in Piemonte, quelli tra i 18 e 24 anni con al più il diploma di «terza media», è del 7,6% per le femmine e al 14,6%. Si tratta di livelli un po’ più bassi della media italiana.

 “Ancora basso, invece, il tasso di passaggio all’università per gli studenti di origine straniera. – spiega l’assessora regionale all’Immigrazione, Monica Cerutti - Questi hanno tassi di passaggio meno elevati dei loro coetanei italiani, ma anche su questo fronte si sono fatti progressi. L’ascensore sociale in alcuni casi funziona. Tra i giovani intervenuti questa mattina c’erano tanti figli di operai, figli di migranti. Rispetto al passato, oggi sempre più ragazzi, in modo particolare le seconde generazioni, stanno riuscendo a concludere il corso di studi”.

Fonte: Piemonte Informa

 

 

 

         



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