
Al 31 dicembre 2023, nel Lazio vivono 630.000 stranieri, pari al 12,2% del totale nazionale, con la maggior parte concentrata a Roma (517.000, oltre il 68%). Le comunità più numerose sono rumena (194.000), bangladese (44.000), filippina (42.000), indiana (33.000) e ucraina (25.000).
I nuovi permessi di soggiorno rilasciati nel 2023 sono stati 29.075, in calo del 30,4% rispetto al 2022, con una drastica riduzione dei permessi per protezione internazionale e motivi umanitari, passati da 17.000 a 5.531 (-67,5%), inclusi quelli per i cittadini ucraini.
Il sistema di accoglienza regionale resta emergenziale: su 12.231 persone accolte nel 2023, l’80% è ospitato nei Centri di Accoglienza Straordinaria (CAS), spesso sovraffollati, soprattutto nella provincia di Latina. Solo il 20% rientra nel Sistema di Accoglienza e Integrazione (SAI). I minori stranieri non accompagnati diminuiscono da 1.363 a 1.105 (-18,9%), molti dei quali collocati in strutture per adulti.
Nel lavoro, nel Lazio sono stati attivati 276.000 contratti a cittadini stranieri (+6%), con una forte presenza nel lavoro domestico e nei settori non qualificati. Tuttavia, le professioni ad alta specializzazione restano principalmente occupate da italiani.
Nel sistema scolastico, gli alunni stranieri sono quasi 85.000, ma manca una politica strutturata di mediazione interculturale, complicando l’integrazione soprattutto degli studenti neoarrivati.
Questo è quanto emerge dalla XX edizione dell’Osservatorio sulle migrazioni a Roma e nel Lazio, curata dal Centro Studi e Ricerche IDOS con il sostegno e la collaborazione dell’Istituto di Studi Politici “S. Pio V e presentato a Roma lo scorso 25 giugno 2025.
Leggi la scheda di sintesi dell’Osservatorio sulle migrazioni a Roma e nel Lazio
Fonte: Centro Astalli