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08 aprile 2025

Presentato il 24° Rapporto annuale del Centro Astalli


Il Cardinale Reina "Quando si parla di migranti lo si può fare studiando il fenomeno o guardando le persone negli occhi"

Diminuiscono gli sbarchi ma aumentano le fragilità. In 24mila in Italia hanno usufruito nel 2024  dei servizi del Centro Astalli; 11mila solo a Roma. È il quadro che emerge dalla 24° edizione del Rapporto annuale del Centro Astalli presentato oggi, 8 aprile, a Roma

Il Rapporto mette in luce la condizione di crescente precarietà per migranti e richiedenti asilo, schiacciati da necessità disattese e ostacoli burocratici. Il Rapporto è suddiviso in quattro sezioni. Le prime tre fanno riferimento alla missione del Servizio dei Gesuiti per i rifugiati (Jrs), incentrata sui tre verbi consegnati dal fondatore padre Arrupe: accompagnare, servire e difendere. L’indagine evidenzia che anche il diritto all’abitare si scontra contro muri burocratici e sociali. Nelle strutture del Centro Astalli sono state accolte 227 persone, la maggior parte tra i 18 e i 29 anni. «Accogliere non è solo avere un posto dove stare – le parole del presidente padre Ripamonti – ma è una parte del processo di inclusione che richiede ascolto e creatività. Il diritto all’abitare è familiarizzare con un luogo, creare legami, percorsi, in base alle proprie possibilità», ha concluso Ripamonti, ricordando commosso che nel mondo oltre la metà dei più di 120 milioni di migranti forzati sono minori.

La quarta parte del Rapporto è dedicata alla rete territoriale del Centro Astalli, che ha sedi anche a Bologna, Catania, Grumo Nevano, Vicenza, Padova, Palermo e Trento. Dal documento emerge che particolarmente colpite dalla vulnerabilità sono le donne. Incrementate anche le visite psichiatriche, passate da 875 a 1.283 a fronte di soli 33 utenti in più. Tra i pazienti anche 100 minori. Aumentati i migranti provenienti dal Sud America, in particolare dal Perù. Sono state 517 le persone che hanno usufruito del servizio di orientamento legale, il 68% uomini, la maggior parte provenienti dalla Nigeria.

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