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07 marzo 2025

Unione delle Competenze, così l’Ue vuole attrarre lavoratori e talenti dall’estero


La comunicazione Union of Skills della Commissione Europea descrive anche uno “Europe talent magnet framework”

Il 5 marzo la Commissione Europea la comunicazione Union of Skills, un documento strategico per sviluppare il capitale umano e rafforzare la competitività dell'UE. Tra gli obiettivi, c’è anche il rafforzamento della capacità dell'Unione di attrarre e trattenere talenti chiave da Paesi Terzi: “L’Ue deve diventare un magnete globale per il talento”.

Nell’ambito di una cornice chiamata “A Europe talent magnet framework”, la Commissione indica diverse linee di azione:

-Una volta adottato dai colegislatori, istituire il pool di talenti dell'UE, una piattaforma a livello europeo che faciliti il reclutamento internazionale di persone in cerca di lavoro provenienti da paesi terzi che risiedono al di fuori dell'UE e che possiedono le competenze necessarie per lavorare in occupazioni carenti in tutta l'UE a tutti i livelli di qualifica;

-Rendere l'Europa attraente per i migliori ricercatori di tutto il mondo, prevenendo e contrastando la fuga di cervelli dall'UE sia per i ricercatori europei che per quelli internazionali offrendo eccellenti condizioni di lavoro e di occupazione scientifica e prospettive di carriera e sostenendo l'attuazione del nuovo quadro delle carriere di ricerca e della Carta europea dei ricercatori;

-Rendere i sistemi di istruzione e formazione europei attraenti per gli studenti brillanti. L’obiettivo è portare a 350 mila entro il 2030 il numero annuo di studenti extracomunitari che vengono a studiare e a conseguire un titolo di studio a livello terziario nell'UE. Saranno sperimentate fiere di studio virtuali, in particolare per le discipline STEM e altre discipline strategiche, e organizzate attività di promozione fisica all'insegna di “Study in Europe”, per attirare gli studenti delle principali istituzioni dei Paesi terzi a studiare in Europa nelle discipline chiave, con l'incentivo delle borse di studio Erasmus Mundus e del Programma Europa Digitale, e delle alleanze tra università europee.

-Facilitare l'attrazione e l'integrazione di cittadini di paesi terzi qualificati.
La Commissione presenterà nel corso dell'anno una strategia sui visti che comprenderà misure per sostenere l'arrivo di studenti, ricercatori e lavoratori qualificati di alto livello provenienti da Paesi terzi, ad esempio attraverso una migliore attuazione della direttiva sugli studenti e i ricercatori e della direttiva Blue Card. È inoltre necessario un maggiore sostegno agli Stati membri e ai loro consolati, per garantire che i visti per soggiorni di lunga durata e i permessi di soggiorno siano rilasciati tempestivamente. I finanziamenti dell'UE faciliteranno il miglioramento del coordinamento tra le autorità preposte alla migrazione e all'istruzione.

Un fattore chiave per attrarre i talenti è la creazione di condizioni adeguate in Europa per la loro integrazione e il sostegno alla vita familiare. La Commissione riesaminerà nel corso dell'anno il Piano d'azione dell'UE per l'integrazione e l'inclusione ed esaminerà i modi per sostenere meglio le misure di integrazione e di ricongiungimento familiare, in particolare per i lavoratori qualificati e i ricercatori.

I “programmi di formazione per l'assunzione” sono fondamentali per rispondere alle esigenze della forza lavoro in Europa e per contribuire allo sviluppo delle competenze dei Paesi partner. Tali programmi sono in fase di sviluppo nell'ambito dei partenariati per i talenti e dovrebbero essere ulteriormente sviluppati nell'ambito degli uffici polifunzionali di accesso legale (Multipurpose Legal Gateway Offices) istituiti congiuntamente con gli Stati membri interessati per fornire un ulteriore sostegno ai datori di lavoro nella ricerca delle competenze di cui hanno bisogno, in particolare nei settori di interesse comune, come l'edilizia, l'assistenza, le TIC, i trasporti, la bioeconomia, il turismo, l'agricoltura o la cultura. Tali programmi dovrebbero basarsi su un partenariato pubblico-privato e dovrebbero essere reciprocamente vantaggiosi sia per l'UE che per i Paesi partner. L'imminente Nuovo Patto per il Mediterraneo offre particolari opportunità in questo senso.

Communication from the Commission to the European Parliament, the European Council, the Council, the European Economic and Social Committee and the Committee of the Regions “The Union of Skills”

Fonte: Commissione Europea