L’appello dell’UNHCR ha rafforzare i meccanismi di ricerca e soccorso in mare
Nell’anno appena concluso, il bilancio degli arrivi dei migranti via mare segna un forte calo numerico: secondo i dati del Cruscotto statistico giornaliero del Viminale, nel 2024 sono arrivati complessivamente sulle nostre coste 66.317 persone., con un calo del 58% rispetto al 2023. Tra i Paesi di provenienza nell’anno concluso, al primo posto c’è il Bangladesh con 13.779 arrivi, seguito dalla Siria (12.504), Tunisia (7.677), Egitto (4.296), Guinea (3.542), Pakistan (3.284) e Sudan (2.137). Seguono ancora: Eritrea, Mali, e Gambia per un totale di 5.500 stranieri. 13.683 vanno poi suddivisi tra arrivi minori da altri paesi dell’Africa, Medio Oriente ed Asia.
Pesante anche nel 2024 il conteggio delle vittime e dei dispersi in mare: secondo l’OIM, nell’anno appena concluso si contano circa 1700 vittime nel solo Mediterraneo centrale. L'Agenzia ONU per i Rifugiati , in un comunicato diffuso ad inizio anno, ha rinnovato il suo appello alla collaborazione per rafforzare i meccanismi di ricerca e soccorso in mare e per promuovere un più ampio accesso a percorsi sicuri e regolari nell’Unione Europea per le persone in cerca di protezione internazionale.