«La parola d'ordine di questo 2020 è "distanziamento sociale",… raccomandazione che se riferita agli immigrati che vivono con noi in Italia, non ha avuto e non ha difficoltà a venire osservata, perché si innesta su un atteggiamento già abbondantemente radicato: con gli stranieri è bene mantenere le distanze e soprattutto tenerli a distanza". Questa la riflessione con cui Luca Di Sciullo, coordinatore del Dossier statistico immigrazione e presidente del Centro studi e ricerche Idos, ha introdotto il 28 ottobre scorso la presentazione del nuovo Rapporto, giunto all'edizione numero 30 e realizzato da Idos in partenariato con il Centro studi Confronti, grazie al sostegno finanziario della Chiesa Valdese.
Anche in questa fase storica estremamente problematica, per gli effetti socialmente ed economicamente dirompenti della pandemia globale, il Dossier Statistico Immigrazione risulta essere uno strumento conoscitivo estremamente utile. Come di consueto il volume si apre con la dimensione internazionale ed europea, per poi esaminare le caratteristiche strutturali dei flussi e delle presenze degli immigrati in Italia, i processi di inserimento, integrazione e partecipazione, il contributo dell'immigrazione al lavoro e all'economia nazionali. Diversi i capitoli dedicati quest'anno agli effetti della pandemia sulle condizioni di vita e lavoro dei migranti. Chiudono il Dossier i capitoli dedicati ai singoli contesti regionali e territoriali e un'ampia appendice statistica.
L'auspicio degli autori è che, con l'aiuto dei numeri, si possano superare la demagogia e i luoghi comuni e pervenire a uno sguardo più corretto e il più possibile aderente alla realtà delle cose, così che ne risulti modificato il nostro modo di vivere il mondo e di relazionarci con gli altri e con il futuro che ci attende.
La cartella stampa completa, contenente anche la scheda di sintesi sui numeri è scaricabile a questo link
Per informazioni:
Centro Studi e Ricerche IDOS: idos@dossierimmigrazione.it
Centro Studi Confronti: info@confronti.net
Fonte: Idos