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24 ottobre 2024

Razzismo e intolleranza, il nuovo rapporto ECRI sull’Italia


Ecco le raccomandazioni principali della Commissione europea contro il razzismo e l’intolleranza (Consiglio d'Europa) per le autorità italiane

La Commissione europea contro il razzismo e l’intolleranza (ECRI), istituita dal Consiglio d’Europa, ha pubblicato il 22 ottobre un Rapporto sull’Italia (qui la versione originale in inglese), all’esito del sesto ciclo di monitoraggio. Nel rapporto, ECRI chiede alle autorità di intervenire in vari settori e formula una serie di raccomandazioni, tra le quali:

“Le autorità dovrebbero adoperarsi per i) istituire un organismo di parità pienamente indipendente ed efficace, in consultazione con le organizzazioni della società civile, e ii) rafforzare l'UNAR quale organismo ufficiale di coordinamento a pieno titolo, responsabile tra l'altro dell’elaborazione, dell'attuazione e del monitoraggio dell'implementazione di politiche e altre misure contro il razzismo e l'intolleranza.

Le autorità devono garantire che i programmi scolastici obbligatori a tutti i livelli di istruzione includano le questioni relative all'uguaglianza LGBTI in modo sensibile, adatto all'età e facile da capire e che i dibattiti sull'uguaglianza LGBTI siano basati su dati concreti e pongano particolare enfasi su uguaglianza, diversità e inclusione.

Le autorità devono garantire che il processo di riconoscimento giuridico del genere sia rapido, trasparente ed accessibile e che non sia subordinato ad una verifica abusiva sulla sussistenza dei requisiti, come avverrebbe nel caso di assoggettamento a procedure mediche e/o diagnosi sulla salute mentale.

Per quanto riguarda la lotta ai discorsi d’odio, le autorità dovrebbero organizzare una campagna di sensibilizzazione al fine di i) creare una migliore comprensione da parte del pubblico generale della portata dei discorsi razzisti e di altre forme di discorsi d’odio e del danno che essi causano agli individui e alle comunità interessate e ii) promuovere l'uguaglianza, la diversità ed il dialogo interculturale e interreligioso, ponendo in particolare l’accento sui contributi positivi delle persone con origine migratoria, dei Rom, dei membri delle comunità ebraiche e musulmane e delle persone di origine africana alla società nel suo complesso.

Le autorità dovrebbero adottare misure volte ad incrementare il sostegno ai bambini con background migratorio nel campo dell'istruzione, in particolare (i) garantendo un numero sufficiente di posti nelle scuole situate vicino ai centri di accoglienza e ad altri luoghi di residenza degli stranieri, nonché disposizioni adeguate che consentano ai bambini di recarsi a scuola; (ii) garantendo che i bambini con un background migratorio siano in grado di acquisire il livello linguistico necessario per un successo duraturo a scuola e (iii) promuovendo il coinvolgimento dei genitori di tali bambini nella vita scolastica e nell'istruzione dei loro figli.

Le autorità dovrebbero adoperarsi per affrontare la difficile situazione abitativa dei Rom, tra l'altro (i) assicurando che i Rom che potrebbero essere sfrattati dalle loro case (a causa delle condizioni al di sotto degli standard o della loro ubicazione in insediamenti irregolari) godano di tutte le garanzie previste dalle norme internazionali, in particolare che siano avvisati con largo anticipo dello sgombero previsto, che beneficino di un'adeguata protezione giuridica e che non siano sfrattati senza la possibilità di essere ricollocati in un alloggio dignitoso; (ii) cooperando più strettamente con gli enti locali competenti e sostenendoli finanziariamente per fornire alloggi sociali sufficienti ai membri vulnerabili della comunità Rom.

Le autorità dovrebbero tempestivamente commissionare uno studio completo e indipendente con l'obiettivo di individuare e affrontare qualsiasi pratica di profilazione razziale da parte delle forze dell’ordine che riguardi in particolare i Rom e le persone di origine africana, alla luce della Raccomandazione di Politica Generale n. 11 dell'ECRI sulla lotta al razzismo e alla discriminazione razziale nell’ambito delle attività di polizia e della Raccomandazione generale n. 36 del Comitato delle Nazioni Unite per l'eliminazione della discriminazione razziale sulla profilazione razziale da parte delle forze dell'ordine”.

RAPPORTO DELL’ECRI SULL’ITALIA (sesto ciclo di monitoraggio)

ECRI REPORT ON ITALY (sixth monitoring cycle)