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04 settembre 2024

Immigrazione e asilo, la rassegna di giurisprudenza della Corte di Cassazione


Una raccolta delle pronunce relative ai mesi di maggio e giugno 2024. Questioni di diritto sostanziale e processuale

La Corte di Cassazione in collaborazione con l'Agenzia dell’Unione Europea per l’asilo (EUAA), ha pubblicato la nuova rassegna. tematica della giurisprudenza della Corte sui temi dell’immigrazione e dell’asilo relativa ai mesi di maggio e giugno 2024. La raccolta contiene, in particolare, le pronunce della Suprema Corte riguardanti i profili processuali e sostanziali della protezione internazionale, della protezione complementare e della materia inerente al regolamento Dublino.

Tra le decisioni adottate, si segnalano, in particolare:

- L’Ordinanza n. 17551, depositata il 26 giugno 2024, con cui la Suprema Corte ha escluso l’inespellibilità del genitore non convivente con il figlio minore, affermando che: “In materia di espulsione del cittadino straniero, il disposto dell’art. 19, comma 2, lett. c) d.lgs. n. 286 del 1998, che vieta l’espulsione del cittadino straniero convivente con un familiare di cittadinanza italiana, non vieta l’espulsione del cittadino straniero per il solo fatto che sia genitore di un minore italiano, a lui affidato in via condivisa con la madre, in sede di separazione personale dei coniugi, senza essere designato genitore collocatario, essendo necessaria la convivenza, che si sostanzia nella effettiva e ordinaria condivisione della vita quotidiana nella stessa dimora”.

- L’Ordinanza n. 13189 depositata il 14 maggio 2024 in cui la Corte ha riconosciuto che  il rilascio del permesso di soggiorno per motivi familiari al cittadino extracomunitario coniuge di cittadino italiano, disciplinato dal d.lgs. n. 30 del 2007, non presuppone la convivenza effettiva dei coniugi e neppure il pregresso regolare soggiorno del richiedente. Il permesso di soggiorno, ai sensi dell'art. 30, comma 1 bis, del d.lgs. n. 286 del 1998, deve essere negato ove il matrimonio risulti fittizio o di convenienza, assumendo a tal fine rilievo le "linee guida" elaborate dalla Commissione europea, contenenti una serie di criteri valutativi che inducono ad escludere l'abuso dei diritti comunitari, e il "manuale" redatto dalla stessa Commissione, recante, invece, l'indicazione degli elementi che fanno presumere tale abuso.

La rassegna completa può esse scaricata al seguente link