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09 agosto 2024

MIM: nelle scuole italiane 914.860 alunni stranieri, più dell’11% del totale


Pubblicati i dati per l’anno scolastico 2022-2023

Sul sito del Ministero dell’istruzione e del merito sono stati pubblicati i dati relativi agli alunni con cittadinanza non italiana relativi all’anno scolastico 2022/23. Il Notiziario analizza la partecipazione, dei bambini e dei giovani di origine migratoria, al sistema scolastico italiano incentrando lo studio sul confronto tra studenti di cittadinanza italiana e studenti di cittadinanza non italiana, rilevati annualmente dall’Ufficio di Statistica del Ministero dell’istruzione e del merito. L’analisi è articolata per ordine di scuola, distribuzione territoriale, Paese di cittadinanza, Paese di nascita, ritardo scolastico e altri indicatori adoperabili come strumenti di monitoraggio e valutazione delle politiche di integrazione e inclusione scolastica.

Nell’anno scolastico 2022/2023 si è registrato un incremento del numero totale di studenti con cittadinanza non italiana presenti nelle scuole nazionali in linea con quelli registrati nel primo decennio degli anni duemila. Complessivamente, il numero ammonta a 914.860 con un incremento di ben 42.500 unità (+4,9%) rispetto all’anno precedente. In termini percentuali gli alunni con cittadinanza non italiana salgono all’11,2%. L'aumento degli studenti stranieri non compensa il calo degli studenti con cittadinanza italiana, per cui diminuisce il totale degli studenti di quasi 103 mila unità (pari a -1,2%).

La distribuzione territoriale è tutt’altro che omogenea. I dati 2022/2023 confermano una maggior concentrazione nelle regioni settentrionali (65,2%), a seguire nelle regioni del Centro (23,3%) e infine del Mezzogiorno (11,5%). In Lombardia oltre un quarto del totale degli alunni con cittadinanza non italiana presenti in Italia (25,3%). È l’Emilia-Romagna, invece, la regione con la più alta incidenza di alunni stranieri sul totale della popolazione scolastica: 18,4%.

Le seconde generazioni rappresentano il 65,4%, registrando, per la prima volta, una diminuzione con oltre due punti percentuali in meno rispetto al 2021/2022 (67,5%). Colpisce il dato degli studenti cinesi che nell’89,5% dei casi sono nati in Italia.

Con riferimento alle cittadinanze, sono circa 200 i Paesi di provenienza degli studenti con cittadinanza non italiana. La maggior parte, ovvero il 44,42%, come in passato ed in lieve aumento, sono di origine europea; seguono gli studenti di provenienza africana (27,25%) ed asiatica (20,27%). Nell’insieme, gli studenti di origine rumena, albanese (quasi 119 mila unità) e marocchina (oltre 114 mila unità) rappresentano oltre il 40% degli alunni con cittadinanza non italiana.

La regolarità del percorso scolastico è una delle dimensioni di analisi attraverso cui valutare l’integrazione formativa e sociale degli studenti di origine migratoria. Rispetto al ritardo scolastico, le distanze tra gli studenti italiani e quelli di origine migratoria rimangono sempre notevoli. Nell’A.S. 2022/2023 gli studenti italiani in ritardo sono il 7,9% contro il 26,4% degli studenti con cittadinanza non italiana. Il massimo divario si riscontra nella scuola Secondaria di II grado dove le percentuali dei ritardi diventano rispettivamente 16,0 e 48,0. Da sottolineare il divario fra studenti italiani e stranieri rispetto al tasso di scolarità nella fascia 17-18 anni: l’81,6% contro il 74,8%. Più di un quarto degli studenti con cittadinanza non italiana non completa quindi il percorso di istruzione secondaria. L’abbandono scolastico riguarda maggiormente i ragazzi rispetto alle ragazze.