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02 agosto 2024

Sostegno sul campo agli Stati membri per l'attuazione del patto UE sulla migrazione e l'asilo


L’Italia, insieme ad altri 8 Stati membri, riceverà sostegno tecnico dalla Commissione per elaborare il Piano Nazionale di attuazione del Patto Ue

 

Con l’entrata in vigore del Patto Ue sulla migrazione e l’asilo (anche se per l’effettiva applicazione bisognerà attendere due anni) e l’adozione del Piano di attuazione comune, gli Stati membri sono entrati nella fase di implementazione della legislazione comune in materia di migrazione e asilo, con la scadenza in vista del prossimo 12 dicembre per la presentazione di ciascun piano nazionale di attuazione. È per questo motivo che l’esecutivo Ue ha lanciato a giugno un invito specifico per  offrire agli Stati membri competenze tecniche su misura per preparare i loro piani nazionali di attuazione nell'ambito del patto sulla migrazione e l'asilo.?

A rispondere all’offerta della Commissione Ue sono stati nove Paesi membri – Belgio, Estonia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Portogallo, Repubblica Ceca e Romania – che ora riceveranno per quattro mesi (fino a fine novembre) una consulenza mirata da parte di esperti dei quadri giuridici nazionali e con conoscenze delle pratiche pertinenti in altri Paesi. L’obiettivo sarà quello di identificare le aree in cui è necessario un aggiornamento della legislazione nazionale e una revisione dei processi amministrativi e giudiziari, anche considerate le esigenze in termini di personale, infrastrutture, tecnologie informatiche, costi e appalti.

All’Italia , la Commissione Ue fornirà sostegno in 8 blocchi tematici su 10, tutti fatta eccezione per il blocco 1 (‘Sistema informativo comune sulla migrazione e l’asilo: Eurodac’) e il blocco 7 (‘Far funzionare la solidarietà’). Come specificano i servizi dell’esecutivo Ue, ci sarà un focus sulle riforme legislative necessarie in ambito di responsabilità – “sull’analisi dell’attuale struttura dell’Unità di Dublino e sulla sua organizzazione e personale” – mentre sul piano delle questioni orizzontali ci si concentrerà soprattutto sulla garanzia di consulenza legale gratuita, sulle alternative alla detenzione, sulla rappresentanza e tutela dei minori non accompagnati e sulla creazione di un meccanismo indipendente per il monitoraggio dei diritti fondamentali.

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