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31 ottobre 2023

Oltre 114 milioni le persone costrette a fuggire a causa dei conflitti


Secondo  il Rapporto Mid-Year Trends  dell’Agenzia ONU per i Rifugiati, le ostilità ambientali e gli scontri armati restano la principale causa di fuga

L’UNHCR, Agenzia ONU per i Rifugiati, ha pubblicato il 25 ottobre il rapporto Mid-Year Trends , che analizza per i primi sei mesi dell’anno i dati delle persone costrette a lasciare il proprio Paese. Secondo il rapporto, i principali fattori di spinta nella prima metà del 2023 sono stati:

  • la guerra in Ucraina e i conflitti in Sudan, Repubblica Democratica del Congo e Myanmar;
  • una combinazione di eventi quali siccità, inondazioni e mancanza di condizioni di sicurezza in Somalia;
  • il prolungarsi della crisi umanitaria in corso in Afghanistan.

Il numero di persone in fuga da guerre, persecuzioni, violenze e violazioni di diritti umani nel mondo ha superato i 114 milioni.

Alla fine di giugno erano 110 milioni le persone costrette alla fuga a livello mondiale, 1,6 milioni in più rispetto alla fine del 2022. Oltre la metà delle persone in fuga nel mondo non varca mai frontiere internazionali. L’UNHCR stima che, nel trimestre da giugno a settembre, il numero di persone costrette a fuggire è cresciuto di 4 milioni, portando il totale a 114 milioni. Il rapporto non tiene conto del dato relativo alle persone costrette alla fuga, in seguito all’escalation del conflitto in Medio Oriente il 7 ottobre.

Il Rapporto è stato pubblicato in vista della seconda edizione del Global Refugee Forum (GRF), la più importante riunione mondiale in materia di rifugiati e persone costrette alla fuga, che si terrà a Ginevra dal 13 al 15 dicembre.

Mid-Year Trends