Welcome. Working for refugee integration" è il progetto di Unhcr Italia nato sette anni fa per favorire l’ingresso delle persone rifugiate nel mercato del lavoro. A partire dal 2017, sono stati 22mila i percorsi professionali attivati a livello nazionale, 9.300 nel solo 2022.Ogni anno, Unhcr premia con il logo "Welcome" le imprese che, in base alle proprie possibilità, si sono distinte nelle assunzioni di persone beneficiarie di protezione internazionale. Parallelamente, a partire dalla terza edizione del premio, viene assegnato anche il logo “WeWelcome” ad associazioni ed enti pubblici e privati che hanno dato il proprio contributo all’inclusione lavorativa delle persone richiedenti asilo o titolari di protezione internazionale.Tra le istituzioni premiate quest’anno con il riconoscimento "WeWelcome" c’è anche l’Università di Trento, primo ateneo in Italia a ricevere questo attestato.L’impegno di UniTrento a favore delle persone rifugiate e richiedenti asilo è stato ribadito nel 2019 con la sottoscrizione del manifesto “Università inclusiva”, a cui è seguito nel 2021 l’avvio del progetto “Futura”.Lo scorso anno, due studentesse pachistane accolte nel progetto Futura hanno avuto la possibilità di svolgere un tirocinio presso Zobele, multinazionale con sede anche a Trento, parte del gruppo industriale kdc/one, specializzata nei prodotti per la cura della casa. Shamila, iscritta – e ora laureata – alla magistrale in International Management, ha svolto un tirocinio nel team risorse umane dell’azienda, occupandosi di temi legati alla diversità, all’inclusione e all’equità in ambito professionale; Monica, iscritta alla magistrale in Sociology and social research, si è invece occupata di sostenibilità ambientale e gender equality.L’impegno per l’inclusione lavorativa di Shamila e Monica è valso a Zobele il riconoscimento "Welcome" e a UniTrento la possibilità di fregiarsi del logo "WeWelcome".Foto: ©UNHCR/Alessandro PensoFonte: Università di Trento)