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27 aprile 2023

Progetto “InCas” a Lavello per l’inclusione contro sfruttamento degli stagionali


I contenuti del progetto sono stati presentati a Potenza, alla presenza del delegato Anci all'Immigrazione Matteo Biffoni

È il Comune di Lavello (Potenza) il primo in Italia dove si perseguiranno gli obiettivi del “Progetto InCas”, il piano d’azione locale nato da una convenzione tra Ministero del Lavoro e Anci, che ha come principali obiettivi l’inclusione degli stranieri, il contrasto allo sfruttamento in agricoltura, al caporalato e il superamento del disagio abitativo.

I contenuti del progetto sono stati presentati il 26 aprile, a Potenza, alla presenza, tra gli altri, dal sindaco di Prato e delegato nazionale Anci per Immigrazione e politiche per l’integrazione, Matteo Biffoni.

“Dobbiamo provare a dare un sostegno vero – ha detto Biffoni – con investimenti reali, per la soluzione di un’esigenza basilare e che dà ordine ai territori, ossia quella dell’abitazione. A Lavello sono stati bravissimi, per essere stati i primi in Italia a definire un progetto chiaro, calato nell’esigenza territoriale, a cui affidiamo il percorso successivo rispetto agli altri progetti che arriveranno”.

Lavello sarà un comune sperimentale nel quale le politiche inclusive saranno al centro dell’azione che ha previsto una mappatura dei lavoratori stranieri, un supporto nella progettazione e nella gestione degli interventi, un sostegno in caso di fenomeni di sfruttamento o disagio abitativo, in attuazione del “Piano triennale di contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura e al caporalato”, oltre che all’agevolazione di pratiche dedicate ad accoglienza ed inclusione.

“Siamo uno dei dieci ambiti nazionali di osservazione e sperimentazione – ha spiegato il sindaco di Lavello, Sabino Altobello – e abbiamo concentrato l’attenzione sul problema abitativo, un’emergenza che favorisce sfruttamento e caporalato. Abbiamo monitorato che nelle nostre aree non c’è solo richiesta di lavoratori stagionali, ma che la presenza dei lavoratori stranieri è più che stabile, dal momento che compensa la carenza di personale in agricoltura”.

Fonte: ANCI

 

 

         



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