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15 marzo 2023

Stranieri residenti e nuovi cittadini


Pubblicato il rapporto ISTAT per il 2021

Nel 2021 la dinamica naturale e migratoria internazionale della popolazione straniera residente è ampiamente positiva, ma il saldo naturale degli stranieri residenti (positivo in tutte le regioni) è in calo rispetto al 2019 (-15,4%).
Tra gli stranieri diminuiscono le nascite (-4,8% sul 2020) e aumentano i decessi (+8,6 %), comportamento demografico che sembra risentire ancora dell’impatto pandemico.

Le immigrazioni di cittadini stranieri sono in ripresa (+27% sul 2020) dopo il vistoso calo dovuto alla chiusura delle frontiere, ma non recuperano i livelli pre-pandemici.

Gli stranieri risiedono prevalentemente in Italia settentrionale (59% del totale), ripartizione in cui si concentrano anche i cittadini italiani per acquisizione (66,5%).

Nel 2021 dopo le limitazioni agli spostamenti che hanno condizionato soprattutto il 2020, si registrano segnali positivi per i movimenti migratori dei cittadini stranieri, in aumento rispetto all’anno precedente. Sono state 244mila (+27,0%) le iscrizioni dall’estero di cittadini stranieri e 64mila le cancellazioni per l’estero (+64,6%), con un saldo migratorio per l’estero positivo pari a 179.514 unità.

Negli ultimi anni le migrazioni da Paesi non Ue verso l’Italia sono state motivate in larga parte dai ricongiungimenti familiari (da oltre 10 anni il motivo di ingresso più rilevante). Anche nel 2021 le migrazioni per ricongiungimento familiare hanno rappresentato la principale motivazione di rilascio di nuovi permessi di soggiorno attestandosi al 50,9% del totale dei nuovi documenti rilasciati. Di conseguenza gran parte dei nuovi ingressi si sono diretti laddove risiedevano i migranti “apri-pista” che li avevano preceduti.

Nel 2021 le acquisizioni di cittadinanza sono 121.457 (23,5‰ residenti; -7,8% rispetto al 2020). Si tratta prevalentemente di donne (il 50,7% in media nazionale). Le acquisizioni si sono registrate prevalentemente nel Nord-ovest (38,5%) dove la presenza straniera è più radicata, con la Lombardia a fare da traino con il 24,3% di acquisizioni sul totale nazionale. In rapporto alla popolazione i valori più elevati si riscontrano in Valle d’Aosta/Vallée d'Aoste (54,1‰ residenti) e nella provincia autonoma di Trento (52,8‰); mentre in Campania si registra il valore più basso (9,6‰).

La principale modalità di acquisizione della cittadinanza italiana nel 2021 è la residenza (42% del totale), seguita a breve distanza dai procedimenti che avvengono per trasmissione del diritto dai genitori ai figli minori conviventi (32%). Sono, invece, molto meno rilevanti le acquisizioni per matrimonio (12%), l’elezione da parte dei nati in Italia al compimento del diciottesimo anno di età (8%) e la discendenza da avi italiani (6%).

Nel complesso gli italiani per acquisizione della cittadinanza residenti in Italia al 1° gennaio 2021 sono 1.470.680ii. La numerosità di questa popolazione è rilevante, secondo ISTAT, non solo nell’interpretare la sostanziale stabilità della popolazione straniera negli ultimi anni (molti sono infatti coloro che negli anni da stranieri sono diventati italiani) ma anche nella lettura dei diversi fenomeni demografici. Si consideri ad esempio che nel 2021 molte nozze tra stranieri e italiani sono state in realtà celebrate tra stranieri e nuovi italiani (circa il 12% dei matrimoni misti).

Leggi il testo integrale del rapporto “Stranieri residenti e nuovi cittadini: caratteristiche demografiche e distribuzione territoriale | anno 2021”

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onte:ISTAT