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14 febbraio 2023

Consiglio Europeo, le conclusioni sull'immigrazione


Azione esterna, controllo delle frontiere, raccolta e monitoraggio dati e avanzamento del Patto sulle Migrazioni e l'Asilo

Lo scorso 9 febbraio  si è riunito a Bruxelles il Consiglio Europeo e ha adottato conclusioni sui seguenti temi: Ucraina, economia, migrazione e altri punti, tra cui il dialogo Belgrado-Pristina e il terremoto in Turchia e Siria. Di seguito, le conclusioni sulla migrazione: 


MIGRAZIONE

19. Il Consiglio europeo ha discusso della situazione migratoria, una sfida europea che richiede una risposta europea.

Il Consiglio europeo ha valutato l'attuazione delle sue precedenti conclusioni, finalizzate allo sviluppo di un approccio globale alla migrazione che combini il rafforzamento dell'azione esterna, un controllo più efficace delle frontiere esterne dell'UE e la dimensione interna, nel rispetto del diritto internazionale, dei principi e dei valori dell'UE, nonché della tutela dei diritti fondamentali. Sulla scorta della recente lettera della Commissione, il Consiglio europeo chiede il rafforzamento e l'accelerazione di misure operative immediate.

Il Consiglio europeo invita il Consiglio e la Commissione a monitorare attentamente e a garantire l'attuazione delle sue conclusioni e ritornerà periodicamente sulla questione.

Rafforzamento dell'azione esterna

20. L'Unione europea rafforzerà la sua azione tesa a prevenire le partenze irregolari e la perdita di vite umane, ridurre la pressione sulle frontiere dell'UE e sulle capacità di accoglienza, lottare contro i trafficanti e aumentare i rimpatri. A tal fine si intensificherà la cooperazione con i paesi di origine e di transito attraverso partenariati reciprocamente vantaggiosi. Tutte le rotte migratorie dovrebbero essere coperte, anche con risorse adeguate.
È opportuno che siano attuati i piani d'azione esistenti per le rotte dei Balcani occidentali e del Mediterraneo centrale. La Commissione dovrebbe presentare in via prioritaria piani d'azione per le rotte dell'Atlantico, del Mediterraneo occidentale e orientale, al fine di alleviare rapidamente la pressione sugli Stati membri maggiormente colpiti e prevenire in modo efficace gli arrivi irregolari. L'UE e gli Stati membri intensificheranno in modo coordinato il dialogo con i paesi di origine e di transito, anche attraverso contatti ad alto livello, con l'obiettivo di rafforzare la propria capacità di gestione delle frontiere, prevenire i flussi irregolari, smantellare il modello di attività dei trafficanti, anche mediante campagne di informazione strategiche, e aumentare i rimpatri. A tal fine, si dovrebbe fare il miglior uso possibile delle consultazioni nelle sedi di cooperazione con paesi terzi, nonché dei finanziamenti a titolo di NDICI-Europa globale e di altri strumenti pertinenti. L'Unione europea continuerà a sostenere i partner nell'affrontare le cause profonde della migrazione irregolare e in relazione a una migrazione sicura, regolare e ordinata. La cooperazione con le organizzazioni internazionali, in particolare l'OIM e l'UNHCR, deve essere ulteriormente rafforzata.

21. L'allineamento della politica in materia di visti da parte dei paesi vicini riveste carattere di urgenza ed è di fondamentale importanza per la gestione della migrazione e, se del caso, per il buon funzionamento e la sostenibilità complessivi dei regimi di esenzione dal visto. A tale riguardo, il Consiglio europeo sottolinea l'opportunità di rafforzare il monitoraggio delle politiche in materia di visti dei paesi vicini. Il Consiglio europeo si compiace dei progressi compiuti dai partner dei Balcani occidentali nell'allineamento alla politica dell'UE in materia di visti e li invita alla rapida adozione di ulteriori misure. L'Unione europea è pronta ad approfondire la cooperazione con la regione in materia di migrazione, asilo, gestione delle frontiere e rimpatri, sfruttando al massimo i quadri esistenti e i canali disponibili.
Rafforzamento della cooperazione in materia di rimpatrio e riammissione

22. Il Consiglio europeo ricorda l'importanza di una politica unificata, globale ed efficace dell'UE in materia di rimpatrio e riammissione nonché di un approccio integrato alla reintegrazione. È necessaria un'azione rapida per garantire rimpatri efficaci, dall'Unione europea e dai paesi terzi situati lungo le rotte, verso i paesi di origine e di transito, usando come leva l'insieme delle politiche, degli strumenti e dei mezzi pertinenti di cui l'UE dispone, compresi la diplomazia, lo sviluppo, il commercio e i visti, nonché le opportunità di migrazione legale. A tale riguardo, è necessario un approccio esteso a tutta l'amministrazione, sia negli Stati membri che nelle istituzioni dell'UE. Il Consiglio europeo invita la Commissione e il Consiglio ad avvalersi pienamente del meccanismo previsto dall'articolo 25 bis del codice dei visti, compresa la possibilità di introdurre misure restrittive in materia di visti nei confronti dei paesi terzi che non cooperano sui rimpatri. Al fine di accelerare le procedure di rimpatrio, il Consiglio europeo invita inoltre gli Stati membri a riconoscere reciprocamente le rispettive decisioni di rimpatrio. Invita l'Agenzia per l'asilo a fornire orientamenti per incrementare il ricorso ai concetti di paesi terzi sicuri e di paesi di origine sicuri. Gli Stati membri sono invitati ad avvalersi di tali orientamenti onde conseguire un approccio più coordinato, aprendo così la strada a un elenco comune dell'UE.

Controllo delle frontiere esterne dell'UE

23. L'Unione europea rimane determinata ad assicurare il controllo efficace delle sue frontiere esterne terrestri e marittime. Il Consiglio europeo accoglie con favore gli sforzi compiuti dagli Stati membri a tale riguardo e:

a) esprime il suo pieno sostegno all'Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera (Frontex) nello svolgimento del suo compito principale, ossia sostenere gli Stati membri nella protezione delle frontiere esterne, nel contrasto alla criminalità transfrontaliera e nell'intensificazione dei rimpatri;

b) ribadisce l'importanza di rendere operativi quanto prima il sistema di ingressi/uscite e il sistema europeo di informazione e autorizzazione ai viaggi;

c) invita a portare rapidamente a conclusione i negoziati relativi ad accordi sullo status, nuovi e riveduti, tra l'Unione europea e i paesi terzi in merito all'intervento di Frontex nel quadro degli sforzi volti a rafforzare la cooperazione in materia di gestione delle frontiere e migrazione;

d) invita la Commissione a finanziare misure degli Stati membri che contribuiscono direttamente al controllo delle frontiere esterne dell'UE, quali i progetti pilota per la gestione delle frontiere, nonché al miglioramento del controllo delle frontiere nei paesi chiave sulle rotte di transito verso l'Unione europea;

e) chiede alla Commissione di mobilitare immediatamente ingenti fondi e mezzi dell'UE per sostenere gli Stati membri nel rafforzamento delle capacità e delle infrastrutture di protezione delle frontiere, dei mezzi di sorveglianza — compresa la sorveglianza aerea — e delle attrezzature. In tale contesto, il Consiglio europeo invita la Commissione a mettere a punto rapidamente la strategia di gestione europea integrata delle frontiere;

f) riconosce le specificità delle frontiere marittime, anche per quanto riguarda la salvaguardia delle vite umane, e sottolinea la necessità di una cooperazione rafforzata in ordine alle attività di ricerca e soccorso e, in tale contesto, prende atto del rilancio del gruppo di contatto europeo in materia di ricerca e soccorso. Lotta alla strumentalizzazione, alla tratta di persone e al traffico di migranti

24. Il Consiglio europeo condanna i tentativi di strumentalizzare i migranti a fini politici, in particolare se utilizzati come leva o nell'ambito di azioni ibride di destabilizzazione. Invita la Commissione e il Consiglio a portare avanti i lavori sugli strumenti pertinenti, comprese eventuali misure nei confronti degli operatori di trasporto dediti alla tratta di persone o al traffico di migranti o che agevolano tali pratiche.

25. Una stretta cooperazione tra gli Stati membri e con Europol, Frontex ed Eurojust, nonché con partner chiave, consentirà di rafforzare ulteriormente la lotta contro la tratta di esseri umani e il traffico di migranti.

Dati sui flussi migratori e conoscenza situazionale

26. Il Consiglio europeo invita il Consiglio e la Commissione, con il sostegno delle competenti agenzie dell'UE, a sviluppare una conoscenza situazionale comune, a migliorare il monitoraggio dei dati sulle capacità di accoglienza e sui flussi migratori e a individuare più rapidamente nuove tendenze migratorie, sia verso l'Unione europea che al suo interno. Incoraggia le autorità degli Stati membri a chiedere il sostegno delle agenzie dell'UE, comprese l'Agenzia per l'asilo e Frontex, per fare in modo che tutti i migranti che entrano nell'Unione europea siano regolarmente registrati.

Patto sulla migrazione e l'asilo e fascicoli correlati

27. Il Consiglio europeo, alla luce dei progressi compiuti nel 2022, invita i colegislatori a proseguire i lavori relativi al patto sulla migrazione e l'asilo, conformemente alla tabella di marcia comune, nonché al codice frontiere Schengen riveduto e alla direttiva sui rimpatri. Il Consiglio europeo prende atto dell'intenzione della presidenza di discutere, in occasione della prossima sessione del Consiglio "Giustizia e affari interni", dell'attuazione della tabella di marcia di Dublino nonché dell'impegno effettivo dell'UE alle frontiere esterne, anche per quanto riguarda le operazioni di entità private.