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02 febbraio 2023

L’impegno corale della comunità campana contro il caporalato


64 enti siglano il Protocollo Unitario d’Intesa promosso dalla Regione. Tra questi, anche l’Helpdesk Interistituzionale Anticaporalato del progetto P.i.u. Su.Pr.Eme.

Sono 64 i sottoscrittori che, insieme all’amministrazione regionale, hanno siglato nel pomeriggio di lunedì 30 gennaio nella Sala Giunta di Palazzo Santa Lucia a Napoli il Protocollo Unitario d’Intesa di Contrasto al Caporalato nella Regione Campania: dalle Prefetture alle Province di Napoli, Avellino, Benevento, Caserta e Salerno, dalla Città Metropolitana di Napoli all’Ispettorato Interregionale del Lavoro e all’Agenzia delle Entrate; e poi, a completare l’ecosistema di prevenzione e contrasto del fenomeno: OIM - Organizzazione Internazionale per le Migrazioni, A.N.C.I. Campania, ANPAL Servizi, Helpdesk Interistituzionale Anticaporalato,I.N.P.S. - Direzione Regionale Campania e Direzione del Coordinamento Metropolitano di Napoli, I.N.A.I.L. - Direzione Regionale, le associazioni sindacali e datoriali, le ATS aggiudicatarie degli avvisi Su.Pr.Eme. Italia e P.i.u. Su.Pr.Eme., Forum del Terzo Settore e numerosissimi enti impegnati nella lotta allo sfruttamento lavorativo e al caporalato.

«Un impegno corale di tutta la comunità campana», ha dichiarato il Presidente Vincenzo De Luca, che ha affermato essere «motivo di orgoglio siglare questo Protocollo che tocca tre aspetti d’interesse per la Regione. Il primo è quello della legalità: lavoro nero, forme di sfruttamento sono cose intollerabili in un Paese civile; il secondo riguarda l’organizzazione economica del territorio e la necessità di far emergere forme di economia sommersa; il terzo concerne la tutela della dignità dei lavoratori, quale che sia il colore della pelle. Noi siamo chiamati a fare uno sforzo per la tutela della dignità e della sicurezza dei lavoratori a fronte di una esigenza espressa dal mondo del lavoro e delle imprese che hanno l’emergenza crescente di organizzare in maniera civile ed efficace la presenza dei lavoratori di cui non c’è disponibilità per tante attività e per tante aziende. E dunque abbiamo la necessità sia economico-produttiva, sia di legalità, sia di civilità, di rendere operativo il Protocollo».

L’Assessore Mario Morcone - visibilmente soddisfatto del lavoro compiuto dal Tavolo Regionale di Contrasto al Caporalato che, a un anno dalla sua istituzione, compie con questa sottoscrizione un ulteriore passo in avanti per il rispetto della legalità e dei diritti dei lavoratori italiani e stranieri che sostengono l’economia regionale e nazionale - ha evidenziato che gli obiettivi del Protocollo condivisi dalle parti firmatarie sono quelli di rendere armoniche le azioni messe in campo a protezione e a tutela delle vittime del caporalato, di mettere al centro la vittima di sfruttamento per sostenerla nella denuncia e aiutarla a venir fuori dalle condizioni di vulnerabilità e soggezione, come pure di promuovere la formazione costante degli operatori del settore, e di fornire consulenza e assistenza per accompagnare i cittadini dei Paesi Terzi in un percorso di riscatto e tutela sociale.

È la prima volta che una Regione in Italia, dopo sei sedute del Tavolo di contrasto al caporalato, sigla un Protocollo di tale portata, che intende rafforzare il lavoro comune, incentivando la collaborazione tra le parti firmatarie, sia nell’ambito dei reciproci impegni assunti che nei confronti di enti di altro livello, e portarlo avanti con azioni concrete, mettendo in campo interventi coordinati di risposta, sensibilizzazione e informazione per contribuire - con un’imponente azione di rete - alla conoscenza del fenomeno e al suo superamento.

 

 

         



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