Il diritto d’asilo nell’anno 2022: l’anno in cui la guerra d’Ucraina ha prodotto nel cuore d’Europa, nel giro di poche settimane, rifugiati e sfollati a milioni, come non si vedevano dai tempi della Seconda guerra mondiale. L’anno in cui l’Europa ha saputo accogliere, di nuovo, milioni di profughi senza perdere un decimale in benessere e “sicurezza” (oltre 4.400.000 le persone registrate per la protezione temporanea solo nell’UE fino all’inizio di ottobre). Ma anche l’anno in cui la stessa UE e i suoi Paesi membri hanno fatto di tutto per tener fuori dai propri confini, direttamente o per procura, decine di migliaia di migranti e rifugiati altrettanto bisognosi di protezione, se non ancora più fragili, dalla Grecia e da tutti i Balcani alla Libia, dalla frontiera con la Bielorussia alle enclave spagnole sulla costa africana, fino alle acque mortifere del Mediterraneo centrale.
Questo lo scenario raccontato nel volume “Il diritto d’asilo. Report 2022. Costruire il futuro con i migranti e i rifugiati”, della Fondazione Migrantes, giunto alla VI edizione.
Lo studio dedicato al mondo delle migrazioni forzate, dei richiedenti asilo e dei rifugiati è scandito come le precedenti in quattro parti: “Dal mondo con lo sguardo rivolto all’Europa”, “Tra l’Europa e l’Italia”, “Guardando all’Italia” oltre a un “Approfondimento teologico”.
Il rapporto riprende nel titolo il Messaggio di papa Bergoglio per la 108ª Giornata mondiale del migrante e del rifugiato e alla sua realizzazione hanno contribuito sia i rifugiati dell’UNIRE (Unione nazionale italiana per rifugiati ed esuli) con un focus group, sia la redazione dell’osservatorio Vie di fuga sul diritto d’asilo.
Le prime tre parti del volume sono corredate di altrettante sezioni statistiche con grafici, tabelle, cartine e schede di “dati e fatti” sulle migrazioni forzate e il diritto d’asilo nel mondo, lungo le varie “rotte” migratorie verso l’Europa, nel territorio dell’UE e in Italia, con numeri e serie storiche aggiornate fino a buona parte del 2022 sotto decine di parole chiave.
Rispetto all’edizione 2021 quella di quest’anno, oltre a fare il punto sulle cifre del disastro umanitario ucraino, comprende per la prima volta anche quelle dello sradicamento protratto su scala globale, dei flussi di rifugiati e migranti in Albania, dei “ghetti” italiani dove vivono migliaia di richiedenti asilo e rifugiati al lavoro come braccianti agricoli. E approfondisce ancora più nel dettaglio fenomeni di particolare attualità, dagli “sbarchi” agli arrivi via terra, dall’attività delle ONG nel Mediterraneo alla relocation di richiedenti asilo in Europa, dai respingimenti sommari e illeciti lungo i confini esterni e interni dell’UE (i pushback) alla situazione sulla frontiera occidentale delle Alpi, dove si gioca la partita dello sconfortante “game” italo-francese.
Sintesi integrale del volume