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Scuola, Mattarella: "È integrazione, ricchi con le differenze"
16 settembre 2022
Scuola, Mattarella: "È integrazione, ricchi con le differenze"
L'intervento del Presidente della Repubblica alla cerimonia inaugurazione del nuovo anno scolastico
"La
scuola è integrazione
. Abitua alla convivenza, al confronto, al rispetto. Nessuna ragazza, nessun ragazzo dentro una classe deve sentirsi escluso. In classe ci si conosce, si stemperano e si superano le disuguaglianze, si vive insieme, si diventa amici".
Così il
presidente della Repubblica Sergio Mattarella
, intervenuto il 16 settembre a Grugliasco, Torino, alla cerimonia d’inaugurazione del
nuovo anno scolastico
, “Tutti a scuola”.
Qu il discorso completo.
"Prima di venire qui - ha detto il Capo dello Stato - ho incontrato in un Istituto un gruppo di
studenti ucraini.
Sono stati accolti qui, in questa Regione, in fuga da una disumana e disastrosa guerra di aggressione mossa dalla Federazione russa. Rinnovo loro le espressioni di benvenuto in Italia. Il sostegno della gente del Piemonte – e di tutte le altre Regioni del nostro Paese – nei confronti del popolo ucraino e di queste ragazze e di questi ragazzi è stato forte e ammirevole. Ma è proprio nelle scuole, nelle nostre scuole di ogni ordine e grado, che hanno potuto sperimentare il significato più profondo e più autentico del valore dell’amicizia e della solidarietà".
"Integrare - ha aggiunto Mattarella - non significa omologare.
Integrare vuol dire fare delle differenze una reciproca ricchezza
. La nostra scuola ha già la responsabilità dell’istruzione e della formazione di oltre 870 mila allievi di origine straniera. Rappresentano circa il
10% della popolazione scolastica
. Quasi due terzi di queste ragazze e ragazzi sono nati in Italia. E vedono il nostro Paese come l’orizzonte della loro realizzazione umana e professionale. Dagli insegnamenti e dall’accoglienza che riceveranno a scuola dipenderà largamente la qualità della loro integrazione nel nostro tessuto sociale".
Integrazione
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