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14 settembre 2022

Patto Ue Migrazione e Asilo, Von der Leyen: "Determinazione e solidarietà"


"Accoglienza ucraini non sia un’eccezione". "Facilitare riconoscimento qualifiche". Stato dell’Unione 2022

Per attuare il nuovo Patto sulla Migrazione e l’Asilo, servono la stessa “determinazione” e “solidarietà” con cui gli europei hanno risposto all’emergenza profughi dall’Ucraina . Questa l’estortazione della presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen nel discorso sullo Stato dell’Unione nel 2022 pronunciato stamattina al Parlamento Europeo.

L’intervento è stato inevitabilmente permeato dalle conseguenze della guerra in Ucraina. Si è aperto con il ricordo il ricordo dell’invasione e dell’immediata reazione europea, anche per l’accoglienza, e si è concluso con l’omaggio a due donne polacche, presenti in Aula, che hanno organizzato una rete di 3000 volontari per aiutare le persone in fuga dal conflitto.

“Dobbiamo essere all'altezza delle nuove sfide che la storia ci pone sempre davanti. Proprio come hanno fatto gli europei quando milioni di ucraini sono venuti a bussare alla loro porta. Questa è l'Europa al suo meglio”, ha detto von der Leyen. “Un'unione di determinazione e solidarietà. Ma questa determinazione e questa spinta alla solidarietà mancano ancora nel nostro dibattito sulla migrazione”.

Le azioni nei confronti dei rifugiati ucraini “non devono essere un’eccezione. Possono essere il nostro progetto per andare avanti. Abbiamo bisogno di procedure eque e rapide, di un sistema a prova di crisi e rapido da implementare, e di un meccanismo permanente e giuridicamente vincolante che garantisca la solidarietà”. Allo stesso tempo, ha sottolineato la presidente della Commisione, “abbiamo bisogno di un controllo effettivo delle nostre frontiere esterne, in linea con il rispetto dei diritti fondamentali”.

“Voglio un'Europa che gestisca le migrazioni con dignità e rispetto. Voglio un'Europa in cui tutti gli Stati membri si assumano la responsabilità delle sfide che tutti condividiamo. E voglio un'Europa che mostri solidarietà a tutti gli Stati membri”. “Abbiamo fatto progressi sul Patto, ora abbiamo la tabella di marcia”, ha concluso von der Leyen, facendo riferimento alla roadmap sottoscritta una settimana fa dai rappresentanti di Parlamento e Consiglio, secondo la quale le riforme andrebbero adottate entro le elezioni europee del 2024. “Ora abbiamo bisogno della volontà politica“.

Nel corso del suo intervento, Von der Leyen ha anche fatto riferimento alla carenza di personale che sta mettendo in difficoltà le imprese europee, un ostacolo alla ripresa economica. “La disoccupazione è ai minimi storici, e questo è fantastico. Allo stesso tempo, le offerte di lavoro sono a livelli record. In Europa mancano camionisti, camerieri e lavoratori aeroportuali, nonché infermieri, ingegneri e tecnici informatici. Sia di fascia bassa che di fascia alta. Abbiamo bisogno di tutti a bordo”.

Oltre a investire sulla formazione professionale e sul miglioramento delle competenze e a collaborare con le aziende per un migliore incrocio tra domanda e offerta, bisogna allora anche “attrarre le giuste competenze nel nostro continente, competenze che aiutino le aziende e rafforzino la crescita dell'Europa”. “Come primo importante passo – ha sottolineato la presidente della Commissione Europea - occorre velocizzare e facilitare il riconoscimento delle qualifiche anche dei cittadini di paesi terzi. Ciò renderà l'Europa più attraente per i lavoratori qualificati. Per questo propongo di fare del 2023 l'Anno europeo delle competenze”.