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28 febbraio 2022

Child Guarantee, i ragazzi dello Youth Advisory Board a confronto con le Istituzioni


La voce dei giovani su povertà minorile ed esclusione sociale in Italia

I ragazzi dello Youth Advisory Board (YAB), l’organismo di partecipazione dei giovani al Child Guarantee, il sistema di contrasto alla povertà minorile e all’esclusione sociale lanciato dalla Commissione europea e in fase di sperimentazione in 7 Paesi tra cui l’Italia, si sono interrogati nei sulle sfide che affrontano oggi adolescenti e giovani, avviando una consultazione che ha coinvolto 900 coetanei.
I risultati di tale consultazione sono stati condivisi lo scorso 25 febbraio nel corso di un incontro con i rappresentanti del Gruppo di lavoro Politiche e interventi sociali a favore dei minorenni in attuazione della Child Guarantee incaricato di redigere il piano nazionale di contrasto alla povertà minorile e all’esclusione sociale in Italia.
In Italia lo YAB è stato costituito a dicembre dello scorso anno dall’UNICEF in collaborazione con il Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri e il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con il supporto tecnico dell'Istituto degli Innocenti.
Ne fanno parte 23 ragazze e ragazzi tra i 14 e i 21 anni, provenienti da tutta Italia, giovani con vari background e storie personali, oltre che volontarie e volontari impegnati a diverso titolo nelle loro comunità.
Partendo dal vissuto personale e dalle sfide concrete incontrate nel proprio percorso, in vista dell’audizione, si sono riuniti per riflettere sulle cause dell’esclusione sociale, partendo dalle tematiche individuate come prioritarie dalla Child Guarantee: l’istruzione, la salute, l’alimentazione, le condizioni abitative, l’educazione e la cura della prima infanzia.
Il gruppo ha poi esteso la riflessione a oltre 900 coetanei, coinvolti attraverso un sondaggio online, i cui risultati, insieme con le raccomandazioni che ne sono conseguite, sono stati presentati durante l’audizione . Tra le richieste esposte:

- contrastare l’esclusione garantendo pari accesso ai servizi e attraverso campagne di sensibilizzazione capaci di valorizzare le differenze come ricchezze;
- assicurare un sistema scolastico più attento alla sfera emotiva e psico-sociale degli alunni, con metodi di insegnamento innovativi e capaci di preparare all’inserimento lavorativo;
- garantire servizi sanitari più accessibili, anche nelle realtà periferiche, e più servizi di ascolto e di supporto psicologico, così come campagne di sensibilizzazione per contrastare lo stigma;
- promuovere campagne informative sui Disturbi del Comportamento Alimentare e su come prevenirli, campagne di educazione alimentare e di contrasto ai modelli stereotipati;
- mappare i luoghi pubblici dismessi e abbandonati per rivalorizzarli;
- investire sui meccanismi di partecipazione di bambini e adolescenti, anche attraverso risorse finanziarie dedicate che possano garantirne il funzionamento non solo a livello centrale ma anche nelle realtà locali e marginalizzate, così da assicurare, a tutte e tutti, di avere voce nei processi decisionali.




Per maggiori info: https://www.unicef.it/diritti-bambini-italia/child-guarantee/