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Quasi un matrimonio su cinque con almeno uno sposo straniero
22 febbraio 2022
Quasi un matrimonio su cinque con almeno uno sposo straniero
Gli ultimi dati Istat relativi al 2020 risentono del crollo drastico delle nozze per effetto della pandemia
Il 2020 a causa della pandemia è stato l’anno più nero per i matrimoni, dimezzatisi rispetto all’anno precedente. I matrimoni celebrati in Italia, secondo i dati contenuti nell’ultimo
rapporto Istat su Matrimoni, Unioni Civili, Separazioni e Divorz
i, sono stati nel 2020
96.841
, il 47,4% in meno rispetto al 2019. In calo soprattutto le nozze con rito religioso (-67,9%) e i primi matrimoni (-52,3%).
18.832 le nozze celebrate con almeno uno sposo straniero
, in diminuzione del 44,9% rispetto all’anno precedente. Tuttavia, la quota sul totale dei matrimoni è rimasta praticamente invariata: il 19,4% rispetto al 18,6% del 2019.
I
matrimoni misti
(in cui uno sposo è italiano e l’altro straniero) ammontano a
oltre 14 mila
(circa 10 mila in meno rispetto all’anno precedente) e continuano a rappresentare la parte più consistente dei matrimoni con almeno uno sposo straniero: circa otto matrimoni su 10 con almeno uno straniero sono costituiti da coppie miste. Oltre i tre quarti dei matrimoni misti riguardano coppie con sposo italiano e sposa straniera (10.870, pari all’11,2% delle celebrazioni a livello nazionale nel 2020).
Le donne italiane che hanno scelto un partner straniero sono 3.453, il 3,6% del totale delle spose. Le cittadinanze coinvolte sono molto diverse a seconda della tipologia di coppia considerata. Gli uomini italiani che nel 2020 hanno sposato una cittadina straniera hanno una moglie rumena nel 18,0% dei casi, ucraina nel 14,9%, russa nel 7,5% e brasiliana nel 5,9%. Le donne italiane che hanno contratto matrimonio con un cittadino straniero hanno invece più frequentemente sposi con cittadinanza marocchina (15,5%) o albanese (10,6%).
Considerando i
matrimoni con entrambi gli sposi stranieri
e in cui almeno uno dei due sposi sia residente in Italia (depurati quindi dall’effetto del “turismo matrimoniale”), nel 2020 sono state celebrate
3.591 nozze
(-39,4%). I più diffusi sono quelli tra cittadini rumeni (859 nel 2020, pari al 23,9% dei matrimoni tra sposi stranieri residenti), nigeriani (607, pari al 16,9%) e ucraini (317, pari a 8,8%). Le ragioni di questi diversi comportamenti nuziali vanno ricercate, verosimilmente, nei progetti migratori e nelle caratteristiche culturali proprie delle diverse comunità, oltre che nella prevalenza maschile o femminile che le collettività presentano. In molti casi i cittadini immigrati si sposano nel paese di origine e i coniugi affrontano insieme l’esperienza migratoria, oppure si ricongiungono nel nostro Paese quando uno dei due si è stabilizzato.
La quota di matrimoni con almeno uno sposo straniero è più elevata nelle aree in cui è più stabile e radicato l’insediamento delle comunità straniere, cioè al Nord e al Centro. In queste due aree del Paese quasi un matrimonio su quattro ha almeno uno sposo straniero mentre nel Mezzogiorno questa tipologia di matrimoni raggiunge l’11,3%. A livello regionale in cima alla graduatoria vi sono Umbria (25,8%), Lombardia (25,2%), Emilia-Romagna (25,1%) e Marche (24,8%).
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Rapporto Istat su Matrimoni, Unioni Civili, Separazioni e Divorzi, anno 2020
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