“Qual è la prima immagine che vi viene in mente quando sentite la parola "migrante"? Una barca piena di gente, sballottata dalla pioggia e dalle onde, che cerca disperatamente di raggiungere un luogo sicuro? O l'immagine di Maria SalomeaSklodowska, polacca che emigrò in Francia per proseguire i suoi studi e più tardi nella vita - con il nome di Marie Curie - ottenne il premio Nobel per la fisica?”
Si apre con una riflessione sui pregiudizi inconsci e su come disinnescarli il secondo numero della newsletter Moving Stories del progetto E-MINDFUL.
Promosso da OSCE, ILO ed EUI, E-MINDFUL vuole favorire una comunicazione efficace delle migrazioni, riconoscendo le sfide e le opportunità, affrontando le paure e superando le divisioni.Dopo aver valutato esperienze passate e averne tratto una serie di lezioni, sperimenterà format di comunicazione innovativi e infine fornirà linee guida e strumenti operativi. È un progetto transnazionale finanziato dalla Commissione Europea che coinvolge Italia, Austria, Germania, Bosnia-Erzegovina, Serbia e Macedonia del Nord.
In questa newsletter, tra le altre cose, una video sintesi dell'evento di presentazione del progetto, tenutosi lo scorso dicembre in occasione della Giornata Internazionale del Migrante, qualche informazione in più sul processo di valutazione delle esperienze passate e sul gruppo multidisciplinare che lo sta realizzando e un glossario. Un commento sul “potere della narrazione” sottolinea, invece, come il modo in cui la migrazione viene comunicata possa avere effetti economici negativi o positivi.
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Moving Stories #2 del progetto E-MINDFUL