HomeRicerca NewsA Napoli primo incontro del Tavolo Regionale Anticaporalato



16 dicembre 2021

A Napoli primo incontro del Tavolo Regionale Anticaporalato


Vi ha partecipato Roberto Maroni, presidente della Consulta per l'attuazione del protocollo d'intesa per la prevenzione e il contrasto dello sfruttamento lavorativo in agricoltura

Con la prima riunione svoltasi lunedì 13 dicembre a Napoli nella Sala Giunta della Regione Campania, si è insediato il Tavolo Regionale di Contrasto al Caporalato, che si inserisce nel quadro di partecipazione della Regione Campania - in partenariato con le altre quattro Regioni del Sud Italia (Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia), Ispettorato Nazionale del Lavoro, Organizzazione Internazionale per le Migrazioni e Nova consorzio nazionale - al programma Su.Pr.Eme. Italia (Sud protagonista nel superamento delle emergenze in ambito di grave sfruttamento e di gravi marginalità degli stranieri regolarmente presenti nelle cinque regioni meno sviluppate), finanziato dai fondi AMIF - Emergency Funds della Commissione Europea - DG Migration and Home Affairs, il cui partenariato è guidato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali - Direzione generale Immigrazione.

Quattro gli obiettivi fondamentali del Tavolo: l’attuazione di programmi di prevenzione e contrasto alle forme di grave sfruttamento lavorativo dei migranti occupati nel settore agroalimentare, attraverso la conoscenza dei territori interessati e delle loro specifiche problematiche; il rafforzamento della Rete del Lavoro Agricolo di Qualità (ReLAQ) e della catena della filiera produttiva; la facilitazione dell'incontro tra domanda e offerta di lavoro, attraverso il reinserimento lavorativo dei migranti fuoriusciti dallo sfruttamento; la fornitura di servizi socio-sanitari, di alloggi, di trasporti.

Insieme all’Assessore alla Sicurezza ed alla Legalità della Regione Campania, Mario Morcone, hanno preso parte al primo dei sei incontri programmati, per condividere le buone prassi, segnalare le criticità del sistema e porre le basi per i lavori dei prossimi tavoli: Claudio Palomba, Paola Spena, Carlo Torlontano, Giuseppe Castaldo, Francesco Russo, rispettivamente Prefetti di Napoli, Avellino, Benevento, Caserta e Salerno, Renato Sampogna, delegato del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Stefania Macchia, delegata dell'Ispettorato Interregionale del Lavoro del Sud Italia-Napoli, Simonetta de Gennaro, Dirigente dell’Ufficio per il Federalismo e dei Sistemi Territoriali e della Sicurezza Integrata, Michele Cimmino, Responsabile UOD Programmazione, progettazione e percorsi di inclusione in materia di immigrazione, Fabrizio Marzano, Presidente Confagricoltura Campania, Giovanna Basile, Segretario generale FLAI CGIL, Salvatore Loffreda, Direttore Generale Coldiretti Campania, Khalid Saady, delegato per la FAI CISL Campania, Francesca Maciocia, Responsabile progetti della Scabec spa.

Ha partecipato al Tavolo anche Roberto Maroni, Presidente della Consulta per l'attuazione del protocollo d'intesa per la prevenzione e il contrasto dello sfruttamento lavorativo in agricoltura e del caporalato, che ha plaudito all’istituzione del Tavolo anticaporalato della Regione Campania e al suo insediamento come proficuo momento di confronto da cui trarre spunto per i lavori della Consulta, soprattutto per le buone prassi emerse, replicabili anche a livello nazionale.

L’Assessore Morcone ha sottolineato l’importanza del Tavolo campano, al momento l’unico in Italia istituito su base regionale, che, attraverso la prevenzione e la lotta al grave sfruttamento lavorativo in ambito agricolo, e non solo, intende favorire l’inclusione dei lavoratori stranieri, agendo in stretta sinergia con le Prefetture competenti territorialmente, nell’ambito del Piano Triennale di contrasto al Caporalato. Significativo il lavoro messo in campo dalla DG regionale Politiche dell'Immigrazione, con l’attivazione di interventi socio-sanitari per 720mila euro, di fornitura beni di prima necessità per un milione e mezzo di euro, a carico dei programmi Su.Pr.Eme. e P.I.U. Su.Pr.Eme. Gli stessi programmi, con una dotazione di circa otto milioni di euro, prevedono l’attuazione di interventi in un’ottica multisettoriale, multilivello e multistakeholder, sui fenomeni legati alla presenza di migranti regolari presenti sul territorio regionale.

Come emerso dai lavori del Tavolo, il contrasto al caporalato passa innanzitutto dalla conoscenza del fenomeno, e dalla necessità di intervenire anche con azioni di assistenza legale, psicologica e di mediazione culturale, in ottica di prossimità e massima fruibilità dei servizi da parte dei destinatari. Per questo, nell’ambito della cornice strategica e delle attività di governance fortemente sostenute dal programma Su.Pr.Eme. a completamento e sintesi dei vari interventi, sarà fondamentale il ruolo dei soggetti del terzo settore attivi sui territori, nell’ambito delle finalità perseguite dal Tavolo Regionale di Contrasto al Caporalato.