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29 novembre 2021

Umbria: uno sguardo al Dossier Statistico Immigrazione


Grazie all’aggiornamento annuale fornito dalla pubblicazione del Dossier Statistico Immigrazione 2021, a seguire viene restituito uno sguardo sull’attuale andamento del fenomeno migratorio nella regione Umbria.

Rispetto alla popolazione straniera presente nel territorio per l’anno 2020 si è mantenuta stabile l’incidenza della popolazione straniera rispetto alla popolazione locale, con un peso di 10,6% sul totale, superiore di alcuni punti percentuali alla media nazionale, 8,5%. Il numero di residenti stranieri registrati in Umbria a fine 2020 è pari a 91.875. La maggior parte di questi è distribuito nella provincia perugina, 69.459 persone per il 75.6% del totale regionale. La provincia ternana conta con 22.416 residenti stranieri.
Tuttavia, è stato registrato un calo più accentuato, rispetto all’anno 2019, nella presenza di residenti stranieri. Particolare incidenza è data dal calo del saldo migratorio con l’esterno, dove hanno pesato le misure anti-Covid che hanno ridotto e limitato la circolazione da/e per l’estero.
Si è registrato inoltre un calo sul versante dei permessi di soggiorno rilasciati, 5.000 in meno rispetto all’anno precedente. Il calo si è prodotto sia rispetto la tipologia di permesso di lungo periodo (-1.034) sia rispetto la tipologia di permessi a termine (-4.059). A fine 2020, il numero di cittadini non comunitari titolari di permesso di soggiorno ammontava a 55.323 unità.
Nell’anno 2020 si è registrato un calo dell’economia umbra, particolarmente colpita dalla crisi scaturita dalla pandemia. Si è registrato un calo della popolazione di lavoratori attivi pari al 1.8%, per un calo dell’occupazione di 356mila unità, e una conseguente perdita di 6.500 posti di lavoro. All’interno della diminuzione registrata a livello regionale, i dati mostrano un calo più consistente per la porzione di popolazione straniera, con un calo del 3.9% nel numero di stranieri occupati. I dati peggiori sono registrati dalla componente femminile, maggiormente penalizzata, con un calo del 7.7%.
Nel territorio umbro le imprese immigrate sono 9.059, in crescita del 2.5% rispetto all’anno precedente, con maggiore dinamicità rispetto le imprese italiane. I settori coinvolti maggiormente sono i servizi (55,5%), il commercio (35,2%), l’industria (35,1%) ma soprattutto l’edilizia (27,9%).
Rispetto il settore dell’istruzione e dell’inclusione scolastica dei giovani migranti, per l’anno scolastico 2019/2020 gli stranieri iscritti sono stati 16.577. Non sono state registrate importanti variazioni, e si è mantenuto stabile il tasso d’incidenza del 1.3% sull’intera popolazione scolastica. Nella maggior parte dei casi, i giovani studenti sono nati in Italia (70,4%), e il tasso d’incidenza è superiore nel livello di scuola inferiore. L’incidenza delle seconde generazioni nella scuola d’infanzia è pari al 86.2%, e 80.9% nella scuola primaria.

Fonte: Umbriaintegra