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Ispettorato del Lavoro di Salerno, task force contro il caporalato
12 ottobre 2021
Ispettorato del Lavoro di Salerno, task force contro il caporalato
Ispezionate 180 aziende e controllate le posizioni lavorative di 1.015 lavoratori. Irregolari il 42% delle aziende con 85 lavoratori “in nero”
L’Ispettorato territoriale di Salerno ha diretto una task force per eseguire attività straordinarie di vigilanza nella provincia nell’ambito del Progetto Su.Pr.Eme, finanziato dai fondi AMIF della Commissione Europea e coordinato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
La task force è stata istituita con personale ispettivo dell’Ispettorato Interregionale di Napoli e degli Ispettorati Territoriali di Brindisi, Cagliari-Oristano, Frosinone, Matera, Napoli, Ravenna-Forlì-Cesena, Roma e Sassari; dal Nucleo Carabinieri dell’Ispettorato del Lavoro; dall’INPS; dal personale dei Servizi di prevenzione delle Asl.
Le attività ispettive sono state eseguite con circa 20 unità ispettive e con il supporto, previa pianificazione, dei Carabinieri delle Stazioni territoriali o della Guardia di Finanza del territorio di competenza. Cinque i mediatori culturali inviati dall’ OIM, che hanno accompagnato il personale ispettivo negli accessi in azienda come supporto ai lavoratori di Paesi extra-UE.
Le operazioni si sono svolte nell’Agro Nocerino Sarnese (Sarno, Scafati, Pagani, San Marzano sul Sarno, San Valentino Torio) e nella Piana del Sele (Pontecagnano, Battipaglia, Montecorvino, Bellizzi, Eboli, Capaccio-Paestum, Agropoli), in considerazione della vocazione agricola dei territori utilizzati per la produzione prevalente di frutta e ortaggi. Diverse attività sono state indirizzate anche verso l’allevamento degli animali, in particolare bufale.
I controlli hanno riguardato 180 aziende, di cui 70 (il 42%) sono risultate irregolari o i cui accertamenti sono ancora in corso. Adottati 15 provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale.
Sono state verificate 1.015 posizioni lavorative (450 cittadini italiani, 75 provenienti dall’UE e 490 provenienti da Paesi extra-UE). Sono risultate irregolari le posizioni di 265 lavoratori (il 26%), di cui 85 completamente in nero (30% dei lavoratori irregolari ed al 10% circa della forza lavoro occupata). Tra i lavoratori irregolari si è registrato un elevato numero di braccianti di Paesi extra-UE: 150 su 265 (il 70%).
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