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10 settembre 2021

Ispettorato del Lavoro di Cosenza, attività straordinaria di vigilanza


Controllate 45 aziende agricole, 42 risultano irregolari. Verificate le posizioni lavorative di oltre 440 addetti

Nel contesto del Programma Su.Pr.Eme. Italia, l’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Cosenza ha coordinato due attività straordinarie di vigilanza in composizione integrata con il personale ispettivo degli ITL di Bari, Brindisi, Cagliari-Oristano, Caserta, Foggia, Reggio Calabria e Sassari; i Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro; il personale dello SPISAL e mediatori culturali dell’OIM.

La prima attività ha interessato il territorio comunale di Amantea, per la raccolta delle cipolle, e le Piane di Tarsia (in particolare i Comuni di Tarsia, Bisignano, San Marco Argentano e Roggiano Gravina) e Sibari (Comune di Cassano allo Ionio) per la coltivazione degli ortaggi.

Sono state controllate 32 aziende, di cui 30 sono risultate irregolari (93,75%) o i cui accertamenti sono ancora in corso.

Verificate anche le posizioni di 281 lavoratori, (113 italiani, 59 comunitari e 109 provenienti da Paesi extra-UE) di cui 83 sono risultate irregolari per lavoro “in nero”, violazioni al CCNL, violazioni in materia di orario di lavoro e sicurezza sui luoghi di lavoro. Tra i lavoratori irregolari 63 sono di provenienza extra-UE (76%).

Sono ancora in corso accertamenti per accertare 2 ipotesi di caporalato (ex art. 603 bis c.p.), di cui una in collaborazione con l’ITL di Catanzaro.

Tra gli altri provvedimenti di natura penale, sono state adottate 38 prescrizioni scaturite da violazioni prevenzionistiche in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro per le quali sono state erogate ammende per complessivi 77.199,60 euro.

La seconda attività di vigilanza straordinaria è stata svolta nei territori comunali di Altomonte, Spezzano Albanese, San Lorenzo del Vallo, Castrovillari e Cassano allo Ionio, per la raccolta delle pesche.

Nella zona, sono state controllate 13 aziende e ne sono state riscontrate 12 irregolari o i cui accertamenti sono ancora in corso.

Le posizioni lavorative verificate sono state 160 (133 italiani, 10 comunitari e 17 provenienti da Paesi extra-UE), di queste, allo stato degli accertamenti, 18 sono risultate irregolari per lavoro “in nero”, violazioni al CCNL e violazioni in materia di orario di lavoro e sicurezza sui luoghi di lavoro.

Per 3 lavoratori di Paesi extra-UE privi di permesso di soggiorno è scattato il deferimento all’Autorità giudiziaria.

Sono stati 13 i provvedimenti penali per violazioni in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro con ammende erogate pari a complessivi 19.533 euro a seguito di prescrizioni.

 

 

         



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