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18 agosto 2021

Afghanistan, stop ai rimpatri forzati


L’Unhcr chiede agli Stati di accogliere i civili in fuga e di rispettare il principio di non-refoulement

L’UNHCR, Agenzia ONU per i Rifugiati, sulla scia del rapido deterioramento della sicurezza e dei diritti umani in Afghanistan, chiede ufficialmente alla comunità internazionale di fermare i rimpatri forzati di cittadini afghani la cui domanda di protezione internazionale ha avuto esito negativo.

Dall’inizio dell’anno, più di 550.000 afghani sono stati costretti a fuggire all’interno del paese a causa del conflitto e dell’insicurezza. Finora i civili sono fuggiti solo sporadicamente e in numero minore nei paesi vicini all’Afghanistan, ma la situazione è in rapida evoluzione.
Poiché la situazione rimane fluida e incerta, l’UNHCR continua a chiedere di garantire l’accesso al territorio per i civili in fuga dall’Afghanistan ed il rispetto del principio di non-refoulement – il divieto di respingere le persone verso situazioni di pericolo – in ogni momento.

Gli Stati hanno la responsabilità legale e morale – si legge nella nota - di permettere a coloro che fuggono dall’Afghanistan di cercare sicurezza, e di non rimpatriare forzatamente i rifugiati fino a quando la sicurezza, lo stato di diritto e le condizioni dei diritti umani non miglioreranno abbastanza nel paese da permettere ritorni in sicurezza e dignità.

La posizione dell’UNHCR sui rimpatri in Afghanistan.