Il primo anno di pandemia in Europa ha visto calare drasticamente il numero di richiedenti asilo. Nel 2020, secondo i dati pubblicati recentemente da Eurostat, 416.600 persone hanno presentato per la prima volta domanda di protezione internazionale negli Stati membri dell'UE, il 34% in meno rispetto al 2019 (631 300) e il 21% rispetto al 2014 (530 600), prima dei picchi del 2015 e del 2016.
Siriani, afgani, venezuelani e colombiani rappresentano il 40% di tutti i richiedenti nel 2020.I siriani (63 500, ovvero il 15% del numero totale di richiedenti per la prima volta) sono i più numerosi, come ormai accade dal 2013 e oltre la metà ha presentato domanda in Germania. Al secondo posto, per il terzo anno consecutivo, ci sono gli afghani (44 200, 11%) che una volta su 4 hanno presentato domanda in Grecia o in Francia. I venezuelani (30 300, 7%) si classificano al terzo posto come nel 2019, con oltre il 90% delle richieste in Spagna. Seguono da vicino i colombiani (29100, il 7%), sempre con oltre il 90% delle domande in Spagna.
Con 102.500 domande, la Germania ha raccolto un quarto delle prime richieste di asilo presentate in Ue nel 2020. Seguono la Spagna (86.400, o 21%) e la Francia (81.800, o 20%), davanti a Grecia (37.900, o 9%) e Italia (21.200, o 5%). Questi cinque Stati membri insieme rappresentavano l'80% di tutti i richiedenti per la prima volta nell'UE.L'incidenza più alta di richiedenti sulla popolazione nel 2020 è stata registrata a Cipro (8448 richiedenti per la prima volta per milione di abitanti), davanti a Malta (4 686) e Grecia (3 532). Al contrario, il numero più basso è stato registrato in Ungheria (9 richiedenti per la prima volta per milione di abitanti), seguita da Estonia (35), Polonia (40) e Slovacchia (49). Nel 2020, nell'UE nel suo insieme, c'erano 931 richiedenti asilo per la prima volta per milione di abitanti.