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Pratiche promettenti per il lavoro dignitoso in agricoltura


Una sintesi dei risultati della call promossa dal MLPS e dall’OIL nell’ambito del Piano contro lo sfruttamento lavorativo e il caporalato

Certificazioni per la filiera produttiva, sensibilizzazione dei consumatori, unità mobili per portare assistenza sanitaria, sociale e legale nei “ghetti”, ispettori del lavoro affiancati da mediatori interculturali e grande attenzione alle vittime di sfruttamento, con servizi integrati per identificarle e assisterle e progetti di agricoltura sociale o di autoimprenditorialità per il loro reinserimento lavorativo... Strade diverse, che insieme ad altre possono portare oggi in Italia alla stessa destinazione: il lavoro dignitoso in agricoltura.

Tra la fine del 2020 e l'inizio del 2021, nell’ambito dell’attuazione del "Piano triennale di contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura e al caporalato", la Direzione Generale dell’immigrazione e delle politiche di integrazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (MLPS), con il supporto dell’Ufficio per l’Italia dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL) e della Commissione Europea (DG-Reform), ha lanciato una call per l’identificazione di pratiche promettenti con il coinvolgimento di attori pubblici e privati, parti sociali e associazioni. La sintesi dei risultati della call è presentata nel rapporto "La promozione del lavoro dignitoso in agricoltura. Analisi delle pratiche promettenti in Italia. Sintesi", pubblicato il16 giugno 2021 sui siti web del MLPS, dell’OIL Italia e sul Portale Integrazione Migranti.

La presentazione include i dati sulle pratiche segnalate, i promotori, i beneficiari, i partenariati e le risorse impiegate. Segue un’analisi comparativa che evidenzia le tipologie di intervento più diffuse e innovative, come pure la loro declinazione rispetto all’attuazione della strategia del Piano triennale sul campo. Una sintesi delle lezioni apprese, costruita in base alle testimonianze dei partecipanti, evidenzia i punti di forza e le criticità delle azioni pilota che permettono di capitalizzare e sistematizzare gli apprendimenti, anche promuovendo una comunità di pratiche sul lavoro dignitoso in agricoltura.

Oltre 50 schede presentano le pratiche più promettenti. Queste sono organizzate sulla base delle azioni prioritarie del Piano triennale che includono: lo sviluppo di un sistema informativo per la quantità e qualità del lavoro in agricoltura; iniziative sull’innovazione delle produzioni agricole e valorizzazione del lavoro; l’adesione alla rete del lavoro agricolo di qualità; la pianificazione dei flussi di manodopera e dei servizi di intermediazione; la disponibilità di alloggi dignitosi e di servizi di trasporto; le iniziative di informazione e sensibilizzazione di lavoratori, imprese e cittadini; il potenziamento delle attività di vigilanza e ispezione; la protezione e assistenza delle vittime di sfruttamento lavorativo; e il reinserimento socio-lavorativo delle vittime di sfruttamento lavorativo.