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10 novembre 2025

COP30, Unhcr: "Rifugiati intrappolati tra guerre e meteo estremo"


Tre rifugiati o sfollati su quattro vivono in paesi esposti a forti rischi climatici. Il rapporto No Escape II: The Way Forward

Milioni di rifugiati, persone costrette a fuggire e le comunità che li ospitano sono intrappolate in un circolo vizioso sempre più grave di conflitti e condizioni climatiche estreme.

L'UNHCR, l'Agenzia ONU per i rifugiati, ha presentato oggi il nuovo rapporto No Escape II: The Way Forward, durante la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici del 2025 (COP30). Di seguito, le principali evidenze:

•    Tre rifugiati o sfollati su quattro vivono attualmente in paesi esposti a rischi climatici da elevati a estremi.

•    250 milioni di movimenti forzati interni causati da disastri meteorologici nell'ultimo decennio, circa 70.000 al giorno (2 movimenti ogni 3 secondi).

•    1,2 milioni di rifugiati sono tornati a casa all'inizio del 2025, metà dei quali in zone vulnerabili al clima.

•    Il 75% del territorio africano sta subendo un deterioramento e oltre la metà degli insediamenti di rifugiati si trova in zone ad alto stress.

•    Quasi tutti gli attuali insediamenti di rifugiati dovranno affrontare un aumento senza precedenti di ondate di calore pericolose. Entro il 2050, i quindici campi rifugiati più caldi del mondo, situati in Gambia, Eritrea, Etiopia, Senegal e Mali, dovranno affrontare quasi 200 giorni o più di stress da ondate di calore pericolose all'anno.

•    Entro il 2040, il numero di paesi che dovranno affrontare rischi climatici estremi potrebbe aumentare da 3 a 65.

•    Da aprile 2023, quasi 1,3 milioni di persone in fuga dal conflitto in Sudan hanno cercato rifugio in Sud Sudan e Ciad, due paesi tra i meno attrezzati per far fronte alla crescente emergenza climatica.

Mentre il mondo si riunisce per la COP30, l'UNHCR esorta i governi, le istituzioni finanziarie e la comunità internazionale ad agire con decisione. Includendo le persone costrette alla fuga e le comunità ospitanti nella pianificazione e nel processo decisionale in materia di clima, investendo nell'adattamento e nella costruzione della resilienza e garantendo che i finanziamenti per il clima raggiungano coloro che sono in prima linea.