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Permessi di soggiorno
Istat: 3milioni e 800mila cittadini non comunitari in Italia al 31 dicembre 2024
28 ottobre 2025
Istat: 3milioni e 800mila cittadini non comunitari in Italia al 31 dicembre 2024
Aumentano i permessi rilasciati per lavoro, ma non per le donne
I cittadini non comunitari con regolare permesso di soggiorno al 31 dicembre 2024 sono oltre
3 milioni e 800mila
, con un aumento di circa il 5,6% rispetto alla stessa data dell’anno precedente. Tutte le prime collettività sono cresciute ad eccezione dei filippini, per i quali si rileva un lievissimo decremento (-591). Gli incrementi più rilevanti hanno riguardato i cittadini di Bangladesh (+16,9%), Pakistan (+13,2%) e Tunisia (+12,8%). Le prime tre collettività per presenze si confermano Ucraina, Marocco e Albania.
Sono i dati pubblicati da Istat nel
Report “Cittadini non comunitari in Italia-Anno 2024
”.
In diminuzione, rispetto al 2023, i permessi di soggiorno rilasciati
: sono 290.119. Nonostante un lieve decremento rispetto al 2023, in vetta alla graduatoria ci sono i cittadini del Bangladesh con 28.045 nuovi permessi (9,7% dei primi rilasci). Seguono i marocchini (8,9% del totale), gli albanesi con un numero di nuovi ingressi molto inferiore a quello registrato nel 2023 (-26,0%). Crescono notevolmente gli ingressi di tunisini (+30,1) e peruviani (+25,7), mentre continua la riduzione degli arrivi dall’Ucraina (-54,2%). Rispetto alla tipologia di permessi rilasciati, sono
diminuiti quelli per famiglia e per studio
, mentre si rileva,
anche in corrispondenza della ripresa della programmazione dei flussi di ingresso per lavoro, un
incremento dei permessi rilasciati per questa motivazione
(40.451, +3,8% rispetto al 2023), che arrivano a rappresentare il 13,9% dei nuovi permessi.
Questo aumento non riguarda però le donne per cui si registra una flessione del -30,3%
. Le comunità tunisina e indiana coprono, da sole il 68,2% dei nuovi permessi per attività lavorativa.
I
permessi rilasciati a persone in cerca di protezione risultano in leggera diminuzione
(2.177 in meno) ampiamente riconducibile alla flessione della componente femminile e, in particolare, alla contrazione dei flussi dall’Ucraina. Per il 2024 essere in cerca di protezione rappresenta comunque la
seconda motivazione di arrivo in Italia, con soltanto 623 nuovi permessi in meno rispetto alla prima motivazione che resta il ricongiungimento familiare
. Il
primo Paese di cittadinanza dei richiedenti asilo è il Bangladesh
(32.865) seguito dal Perù (15.595), dal Pakistan (11.740) dall’Egitto (11.595) e dal Marocco (9.985).
Rispetto alla
popolazione non comunitaria
complessivamente considerata, questa
si concentra perlopiù nel Centro-Nord
, con il Nord-ovest che da solo ospita il 35,7% degli stranieri con permesso di soggiorno. Il 25,1% si colloca in Lombardia e il
13,1% nella sola provincia di Milano
. Seguono il Lazio con l’11,0% delle presenze e l’Emilia-Romagna (10,8%). Nel Mezzogiorno la presenza non comunitaria è decisamente più limitata, risultando pari al 17,1% del totale dei documenti validi a fine anno.
I
minori
rappresentano una quota ampia della popolazione non comunitaria con regolare permesso di soggiorno (il
17,3% del totale
). L’incidenza di bambini e ragazzi sul totale delle presenze è particolarmente rilevante nelle comunità africane. Cresce lievemente, rispetto alla fine del 2023, la quota di persone con più di 60 anni, dall’11,6% al 12,2%. Le persone con permesso di soggiorno in Italia hanno un’
età media di poco più di 36 anni
e una
composizione di genere nell’insieme equilibrata
(nel 48,0% dei casi si tratta di donne), anche se poi si riscontrano
evidenti sbilanciamenti per le singole collettività
: ad esempio, tra i cittadini europei le donne rappresentano il 61,6%, mentre sono circa il 36,2% tra le comunità africane.
Diminuisce il peso dei soggiornanti di lungo periodo
, che nel 2024 rappresentano il 52,8% delle presenze (erano il 59,3% nell’anno precedente). Ma il calo del peso relativo di questa componente dipende soprattutto dalle acquisizioni di cittadinanza italiana.
I cittadini nono comunitari che nel 2024
hanno acquisito la cittadinanza italiana sono quasi 200mila
, con una lieve preponderanza di uomini (51,3% del totale). I nuovi italiani soprattutto di origine albanese e marocchina.
Continua a crescere il numero di residenti italiani di origine straniera; al 31 dicembre 2024 si stimano complessivamente quasi 2 milioni 90mila italiani per acquisizione della cittadinanza, di cui circa 1 milione 790mila (85,6%) originario di un Paese non comunitario. Rapportando i nuovi italiani e i cittadini non comunitari con permesso di soggiorno, si contano
47 italiani di origine non comunitaria ogni 100 stranieri con permesso di soggiorno
.
Fonte: Istat
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Per approfondire scarica il report di Istat
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